FEDERAISF NAZIONALE Preferire farmaci generici o farmaci originali?

Preferire i farmaci generici
http://www.asl.milano.it/ITA/Default.aspx?SEZ=10&PAG=283&NOT=1755

Commenti di Riccardo Bevilacqua in verde all’articolo "Preferire i farmaci generici" della ASL di Milano, pubblicato sul sito www.asl.milano.it.

I generici sono farmaci equivalenti al prodotto di marca di origine, messi in commercio a brevetto scaduto, a prezzo inferiore (il prezzo inferiore lo obbliga lo Stato che impedisce il libero mercato per i primi nove mesi, periodo studiato ad hoc, per convincere prima, ed abituare poi, i pazienti a preferire i generici).
Coprono la maggior parte delle malattie, ma incontrano ancora resistenze, per ovvi interessi  commerciali (gli stessi interessi commerciali  che stanno dietro le Aziende di Generici).
Molti sopravvalutano tutte le novità terapeutiche, e sottovalutano i pregi di  farmaci di efficacia consolidata, con una sicurezza che solo la verifica nel  tempo può confermare. Invece la lezione di troppe “novità” clamorosamente  ritirate dal mercato dopo anni di entusiasmi deve far apprezzare i generici, (che l’eventuale ritiro di  farmaci "novità" debba far apprezzare i generici da parte dei pazienti non ha nessun riscontro) che mantengono un buona sicurezza a lungo termine, con meno rischi di effetti avversi gravi e inaspettati. (Lo Stato certifica per primo l’esistenza di rischi di effetti avversi generici prevedendo la prescrizione di farmaci originali per motivi clinici nel recente D.L., e questi rischi aumentano per gli eccipienti diversi dall’originale);
I generici con il solo nome del principio attivo, senza nome di fantasia, semplificano la vita, perché:
farai meno confusione e non rischierai di accumulare medicine uguali e di prendere più volte lo stesso farmaco senza saperlo (con rischi di dosi eccessive, o in caso di allergie) (è invece vero l’ esatto contrario. Moltissimi MMG hanno riferito che pazienti anziani cronici, assumendo lo stesso farmaco generico più volte al giorno perché di confezioni diverse, credendoli  farmaci diversi, avevano conseguenti problemi di sovradosaggio, cioè effetti collaterali);
ES: per gravi rischi al fegato, recenti misure limitano l’uso della nimesulide  a un massimo di 15 giorni &nb

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