"In questa maniera si colpisce, per premiare il commercio, chi fa innovazione e mette a disposizione delle famiglie italiane terapie sempre più mirate ed efficaci per la cura di patologie vecchie e nuove". A esprimere "estrema preoccupazione per le conseguenze pratiche derivanti dall’aumento dei margini dei farmacisti, dal 26,7% al 30,35%, previsto dalla manovra finanziaria" è la Giunta di Farmindustria, riunita ieri a Roma.
L’associazione definisce la misura "una decisione che legalizza di fatto, e incredibilmente a carico dell’industria, un’appropriazione indebita che avveniva all’interno della catena commerciale. Questo porta le imprese ad accentuare una differenza negativa sui propri ricavi rispetto al resto d’Europa, con conseguenze gravi sulle risorse necessarie per il mantenimento degli investimenti in Ricerca e produzione.
È una decisione che penalizza ulteriormente l’industria farmaceutica, ponendo a rischio anche l’occupazione qualificata del settore. E tutto questo dopo che le imprese del farmaco avevano responsabilmente accettato sacrifici pari a 1.200 milioni di euro, previsti dalla stessa manovra, per contribuire al ripiano della finanza pubblica", conclude Farmindustria.
Barbara Di Chiara – Pharmakronos 15 luglio 2010