L´azienda ha restituito i soldi sottratti a Stato e Regione
La casa farmaceutica Bracco potrebbe tornare presto a fare informazione scientifica. Per il pubblico ministero Ciro Angelillis, titolare della maxinchiesta sulla farmatruffa a Bari, può essere revocata la misura interdittiva da lui chiesta alcuni mesi fa per Bracco e altre otto case coinvolte nello scandalo: Glaxo, Biofutura, Bristol, Novartis, AstraZeneca, Lusofarmaco, Recordati e Pfizer. La Bracco ha risarcito il danno provocato a Regione Puglia e Stato con una non corretta gestione organizzativa della struttura, che aveva permesso ad alcuni informatori scientifici di accordarsi con medici e farmacisti per sponsorizzare i loro farmaci. Ma negli ultimi tempi la casa farmaceutica è corsa ai ripari, modificando i suoi modelli organizzativi e poi risarcendo il danno. Per il pm ora è tutto in regola e quindi l´azienda può tornare a operare. Di qui la richiesta di revoca interdittiva, sulla quale si pronuncerà ora il gip Chiara Civitano. La Repubblica del 17/11/2007 ed. Bari p. 6