Rimini, 14 agosto 2012 – E’ finita l’indagine Farmamarket della procura di Bologna. Fine avviso indagine per 28 persone tra medici farmacisti e collaboratori di un’impresa farmaceutica. Il pm Enrcio Cleri avevano ipotizzato l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata a un’indebita riscossione di rimborsi dal Servizio sanitario nazionale per costosi farmaci per cui i medici firmavano ricette false (all’insaputa dei pazienti, in certi casi anche deceduti) di cui poi venivano chiesti i rimborsi. Tra le posizioni che il pm sta stralciando, risulta archiviata la posizione dell’ex sindaco di Rimini Alberto Ravaioli, che era finito indagato nel 2009.
Secondo quanto hanno accertato le indagini i medici emettevano le ricette senza effettiva necessita’ terapeutica, i farmaci venivano ‘acquistati’ dall’informatore e poi ‘smaltiti’ in vari modi grazie alla collaboratrice, anche gettandoli in un cassonetto. Ai medici compiacenti arrivavano regalie, come un orologio Rolex e un home theatre.
Le accuse sono di falso e truffa a carico del Sistema sanitario nazionale, ma ai due rappresentanti dell’azienda farmaceutica viene imputata anche la corruzione. L’indebito guadagno sarebbe di 260.000 euro, ma l’azienda (che rischia di andare a giudizio per la responsabilita’ amministrativa) ha gia’ depositato in via cautelare 171.000 su un conto corrente vincolato a disposizione della Procura. I fatti contestati vanno dal 2004 al 2009, quando l’inchiesta divenne pubblica. Nel 2009 erano inoltre state emesse anche sei misure cautelari per altrettanti indagati, e 10 misure interdittive per 10 medici.
Il Resto del Carlino Rimini
N.d.R.:Riportiamo per completezza informativa la nota dell’agenzia AGI del 30 ottobre 2009
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