Una vera e propria metamorfosi per trasformare l’antica bottega del farmaco in una farmacia al passo coi tempi. La ‘ricetta’ per far sì che le farmacie sparse sulla Penisola ‘cambino pelle’, arginando così il pericolo della vendita dei medicinale da banco sugli scaffali del supermercato, è stata presentata oggi a Roma dal presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) Giacomo Leopardi, nel corso del Consiglio nazionale della Fofi a cui ha preso parte anche il ministro della Salute Livia Turco. “Sulla necessità di una riforma siamo tutti d’accordo – ammette Leopardi – Deve cambiare qualcosa nel farmacista, passare dal momento delle recriminazioni a quello della voglia di fare e di impegnarsi, sia sul fronte della professione sia su quello della gestione”. La riforma, secondo la Fofi, deve passare per la farmacovigilanza, individuando ad esempio un responsabile provinciale della professione farmaceutica su questo fronte. E dando vita a una rete che trasformi “i cento presidenti e consiglieri di ordine in ‘sentinelle’ del farmaco”. Soprattutto alla luce del fatto che solo il 2% delle segnalazioni di farmacovigilanza proviene oggi dalle farmacie. Non solo. La ‘ricetta’ targata Fofi prevede anche la trasformazione della farmacia in un vero e proprio centro socio-sanitario polifunzionale, finalizzato a risolvere efficacemente problemi sanitari senza gravare sul bilancio dello Stato.
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