Negli Usa i medici che abbiano all’interno del loro ambulatorio anche un farmacista, qualora questi effettui prestazioni dirette nei confronti dei pazienti, possono regolarmente fatturare queste prestazioni come servizi “incident to” cioè inerenti il piano di cura dei pazienti Medicare. La clausola Medicare che autorizza il pagamento dei servizi inerenti resi da personale ausiliario non cita e nemmeno esclude il farmacista, mentre esclude chiaramente i servizi di gestione della terapia farmacologica forniti dal medico dalla copertura del Medicare Plan B, ma cosa accade se gli stessi servizi sono forniti dal farmacista in prima persona? L’American academy of family physicians (Aafp) ha chiesto un chiarimento in merito ai Centers for Medicare & Medicaid services (Cms), dal momento che l’impiego di un farmacista all’interno dell’ambulatorio medico è sempre più frequente negli Stati Uniti. I Cms hanno risposto che il farmacista può certamente essere inteso come personale ausiliario e se eroga direttamente ai pazienti dei servizi che rientrano nel piano di cura stabilito, questi possono essere fatturati come “inerenti”. (E.L.)
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