Farmaci monodose, fregatura all’italiana

BERGAMO — Le confezioni monodose per i farmaci rappresentano “l’ennesima fregatura economica per il consumatore e il Servizio sanitario nazionale”. Lo sostiene, in una nota, il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito.

Più che le confezioni monodose, spiega l’associazione dei consumatori, nel decreto si sarebbe dovuto parlare di “farmaci venduti sfusi, cioè esatti rispetto alla terapia. Non è una novità, infatti, che per quasi tutti i prodotti la confezione costi e venga pagata più del prodotto stesso e così potrebbe accadere anche per molti farmaci in confezione monodose, aggravio che sarebbe per il singolo consumatore come per il Servizio Sanitario Nazionale”.

In sintesi, conclude Donvito, “la cosa migliore sarebbe la vendita del prodotto sfuso che, con le dovute accortezza sanitarie che proprio in una farmacia non dovrebbero essere assenti, darebbe un colpo secco a sprechi e prezzi”. Come avviene peraltro in altri paesi del mondo, ad esempio gli Stati Uniti.

07 marzo 2012  

CONFUSIONE E SPRECHI

farmaci monodose e i costi della sanità

C’è troppa confusione sui farmaci, e sarebbe l’ora che qualcuno facesse un po’ di chiarezza per evitare che a spreco si aggiunga spreco. Al farmaco monodose di un blister con una sola compressa non costa, all’azienda farmaceutica, meno di una confezione blister di 20 compresse. Anzi, paradossalmente, costa molto di più perché un conto è fare un controllo su una confezione da 20 e un altro è fare 20 controlli su confezioni da uno, senza contare tutta la parte amministrativa del gestire la movimentazione di un oggetto che, contenente una sola capsula o 20, ha lo stesso costo.

Ma, a proposito di sprechi, che dire dei ricoveri facili, delle sale operatorie fatte e mai utilizzate, delle migliaia e migliaia di norme che assorbono risorse infi

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