(AGI) – Villasimius, 6 ott. – Quando il medico di famiglia si trova a prescrivere un farmaco, quelli a brevetto scaduto "devono essere preferiti sempre, dunque, quando possibile". Lo ha sottolineato Giacomo Milillo, segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) nella sua relazione al 66mo congresso nazionale, in corso a Villasimius (Cagliari).
"E’ indiscutibile – ha ricordato Milillo – che un farmaco per cui e’ scaduto il brevetto non ha visto scadere la sua efficacia e la sua utilita’, ma solo diminuire il suo costo.
Quindi deve continuare ad essere usato ogni qualvolta sia sufficiente ed adeguato alle particolari esigenze del singolo paziente". Quanto alla scelta fra "prodotto con brand e farmaco generico – ha spiegato Milillo – in assenza di elementi specifici di differenza, deve essere stabilita insieme al paziente, informandolo dell’eventuale maggior costo che il primo gli potrebbe comportare, anche in base all’ esperienza clinica del medico e a quella del paziente". Il medico, inoltre, "dovrebbe scrivere sempre ‘non sostituibile’ sia che prescriva un farmaco a brevetto scaduto con brand sia che prescriva un generico, perche’ il vero problema" e’ "evitare che il delicato processo della prescrizione subisca interferenze per effetto della sostituibilita’". I medici di famiglia, ha rivendicato Milillo, non si fanno "tirare la giacca ne’ dalla tradizionale industria del farmaco, ne’ dalle lobby pro-genericisti". Su questi argomenti, ha concluso Milillo, "abbiamo avviato un dialogo con Federfarma che, partendo dalle reciproche esigenze e visioni, cerca di realizzare a livello di rappresentanze quella collaborazione che da sempre caratterizza i rapporti fra singoli professionisti. Perche’ la Fimmg guarda ai farmacisti come professionisti e non come commercianti". (AGI) .
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