Sì ad aggiustamenti che “possano migliorare l’applicabilità” e “tengano conto delle diverse esigenze”, ma l’auspicio del ministro della Salute è l’emendamendo del Senato al Ddl Sviluppo “confermi l’ossatura della scelta equilibrata di favorire la cultura e la pratica del farmaco generico”.
21 NOV – La norma introdotta dal Governo Monti sulla prescrizione dei farmaci “è equilibrata” dal momento che “dice al medico di prescrivere il principio attivo, ma dà anche la possibilità di mettere il nome commerciale del farmaco come orientamento al paziente e al farmacista nonché di optare per la non sostituibilità se si ha ragione di pensare che a quel paziente debba essere dato un farmaco originator e non l’equivalente, motivandolo. Credo che questo dovrebbe tranquillizzare sia il paziente che il medico e i produttori di farmaci”. Così il ministro della Salute, Renato Balduzzi, torna a difendere la norma sull’obbligo di prescrizione per principio attivo introdotta con la spending review, proprio mentre in commissione Industria del Senato si sta lavorando per formulare un emendamento che modifichi tale norma e che dovrebbe essere pronto tra stasera e domani.
“L’ultima parola spetta al Parlamento – ha ricordato Balduzzi parlando a margine di una conferenza sull’amianto -, ma l’auspicio è che il risultato finale sia una soluzione che confermi l’ossatura della scelta equilibrata fatta a suo tempo dal Governo per favorire la cultura e la pratica del farmaco generico, con degli aggiustamenti che possano migliorare l’applicabilità e la presa in considerazione delle diverse esigenze in causa”.
Il ministro ha definito la spinta ai generici voluta dal Governo Monti “una scelta che fa onore al nostro Paese e lo mette in linea con i Paesi a noi affini [N.d.R.: secondo il Sole 24 Ore: Cipro, Romania, Ungheria e Lituania], nei quali la vicenda equivalenti è gi&agra