(AGI) – Roma, 10 dic. – Il futuro del farmaco e’ biotech, e l’Italia gioca un ruolo da protagonista nel settore delle biotecnologie. Una realta’ in evoluzione che e’ stata analizzata nel convegno "Biotecnologie e Medicina" in programma lunedi’ 11 dicembre a Reggio Emilia nell’Aula Cubica del Palazzo Rocca Saporiti, a partire dalle 8.30. "Il futuro e’ biotech" – commenta Eugenio Aringhieri, Presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria -. "I farmaci biotecnologici sono gia’ oggi il 20% di quelli in commercio e il 50% di quelli in sviluppo. In molti casi rappresentano l’unica possibilita’ di cura per patologie rilevanti e diffuse come anemia, fibrosi cistica e alcune forme di tumore. E sono tra le principali risposte alle malattie rare, perlopiu’ di origine genetica".L’Italia ha un ruolo da protagonista nel settore delle biotecnologie per la salute (red biotech): 188 aziende, 84 progetti discovery e 319 prodotti in sviluppo. Le imprese attive nel red biotech, che operano nel nostro Paese, rappresentano il 60% del totale e incidono per il 96% sul fatturato complessivo dell’intero comparto biotech. "Numeri importanti – conclude Aringhieri – che descrivono una realta’ hi tech solida che ha ancora enormi capacita’ di sviluppo e che puo’ rappresentare una fondamentale leva di crescita per l’economia del Paese attraverso un rapporto sinergico tra imprese, territori, centri di ricerca pubblici e privati e con una politica attenta alle sue potenzialita’". Al convegno si e’ parlato anche della regione Emilia Romagna, che con 36 imprese (di cui 16 nell’ambito dei farmaci) si posiziona al 4? posto in Italia, dopo Lombardia, Piemonte e Lazio. Significativa e’ la presenza di imprese innovative biotech che si occupano di medicina personalizzata (5) per trovare risposte di cura a pazienti specifici o a particolari sotto-gruppi di pazienti.
Una nuova prospettiva di ricerca basata su un approccio sempre piu’ mirato che potra’ offrire alle future generazioni opportunita’ di cura inimmaginabili anche solo nel recente passato. Il settore si caratterizza per le aziende (2) attive nel segmento della diagnostica biotecnologica, uno degli ambiti che sta beneficiando maggiormente dei progressi della ricerca scientifica e che in Italia rappresenta il 26% dell’intero settore red biotech. Dati che mostrano quindi un territorio sempre piu’ orientato a valorizzare il settore delle biotecnologie e a incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese biotech. (AGI).