Nei prossimi dodici mesi entreranno sul mercato farmaceutico numerosi farmaci destinati a un grande successo commerciale: saranno esattamente undici, secondo l’agenzia di stampa Thomson Reuters. Gli esperti hanno stilato una classifica in cui il primo posto è occupato dal nivolumab, farmaco di Bristol-Myers Squibb per il trattamento endovenoso del melanoma, che secondo le previsioni è destinato a raggiungere vendite per 5,7 miliardi di dollari entro il 2019. Il nivolumab è un anticorpo inibitore del checkpoint immunitario Pd-1 e ha mostrato un tasso di risposta del 32% in uno studio randomizzato di fase 3 effettuato su pazienti con melanoma non operabile o metastatico, nei quali il trattamento di prima linea non era servito ad arrestare la progressione della malattia.
Approvato lo scorso dicembre dalla Fda, è attualmente in revisione da parte Ema. A occupare il secondo posto nella graduatoria c’è l’alirocumab, sviluppato da Sanofi e Regeneron: è un anticorpo monoclonale mirato contro la proteina Pcsk9, una sostanza prodotta dal fegato che interferisce con i recettori del colesterolo Ldl. Per l’alirocumab, Thomson Reuters prevede 4,4 miliardi di vendite, sempre entro il 2019.
Al terzo posto c’è una combinazione terapeutica della Novartis indicata nel trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica: il farmaco contiene sacubitril (un inibitore della neprilisina) e valsartan (antagonista dei recettori dell’angiotensina) e appare destinato a raggiungere un fatturato di 3,7 miliardi di dollari. Gli altri otto medicinali in classifica sono: l’antitumorale sperimentale palbociclib; la combinazione di ivacaftor e lumacaftor per i pazienti con fibrosi cistica; il regime combinato degli agenti antivirali veruprevir, ritonavir, ombitasvir e dasabuvir per il trattamento dell’Epatite C; l’evolocumab, principio appartenente alla nuova classe di farmaci anticolesterolo Pcsk9; il Gardasil 9 per la prevenzione di tumori causati da papilloma virus; il brexpiprazolo, per trattare schizofrenia, depressione e gli stati di agitazione nei pazienti con malattia di Alzheimer; il toujeo, nuova formulazione di insulina glargine e infine il Secukinumab, trattamento sistemico di prima linea della psoriasi.