Nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013 l’FDA ha approvato l’immissione sul mercato di 51 nuove molecole antitumorali utili per 63 diverse indicazioni di malattia. L’elevato costo di questi farmaci tiene però realmente conto della loro innovatività, efficacia e volume d’utilizzo?
di Redazione InformaSalus.it – 18/05/2016
I farmaci antitumorali hanno costi proibitivi. “Nel 2014 la spesa globale dedicata agli antitumorali è stata pari a 100 miliardi di dollari. Nella sola Europa questi rappresentano il 14% della spesa totale in farmaci.
Anche se negli ultimi 5 anni l’incremento di spesa è stato contenuto (+5,8%) le nuove proiezioni derivanti dall’immissione sul mercato di queste nuove molecole prevedono un incremento, da qui al 2018, pari al 18%. Un aumento preoccupante difficilmente sostenibile in termini economici”, è quanto spiega il dottor Maurizio Tomirotti –presidente CIPOMO e Direttore dell’Oncologia Medica all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013 l’FDA ha approvato l’immissione sul mercato di 51 nuove molecole antitumorali utili per 63 diverse indicazioni di malattia. L’elevato costo di questi farmaci tiene però realmente conto della loro innovatività, efficacia e volume d’utilizzo? Eppure secondo uno studio pubblicato nello scorso mese di aprile dalla rivista JAMA Oncology l’elevato costo di questi farmaci non è proporzionale all’innovatività, l’efficacia ed il volume d’indirizzo.
“Di fronte ad un dato del genere occorre pensare in maniera seria ad un piano differente di negoziazione del prezzo. Di questo passo la situazione non sarà più sostenibile. I sistemi sanitari di tutto il mondo sono messi a dura prova e con il passare del tempo non potranno più permettersi di pagare prezzi altissimi per farmaci che offrono benefici marginali”, prosegue Tomirotti.
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Ema, 93 farmaci approvati nel 2015 Di cui 39 con nuove sostanze attive
Nel 2015 l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha proposto l’autorizzazione alla commercializzazione di 93 farmaci a uso umano, di cui 39 con nuove sostanze attive, e di 14 medicinali a uso veterinario, tra cui 7 con nuove sostanze attive.
E’ quanto rileva il bilancio dell’autorità regolatoria, pubblicato oggi. Circa un’azienda su due di quelle che hanno ricevuto un parere positivo per il proprio farmaco ha giovato del parere scientifico ricevuto dell’Ema durante la fase di sviluppo del prodotto; questa cifra sale all’85% per i farmaci che contengono una nuova sostanza attiva.
Per quanto riguarda i medicinali a uso umano, più di 1,2 milioni di rapporti sugli effetti collaterali sospetti sono stati registrati nel sistema europeo EudraVigilance per la raccolta delle informazioni sulle reazioni avverse. Oltre 48.000 segnalazioni provenivano da pazienti nello Spazio economico europeo, con un aumento del 30% rispetto al 2014.
(B.D.C. – 19/06/2016 – PharmaKronos)
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