Le prime tre aziende farmaceutiche italiane fatturano insieme 4 mld di euro all’anno: quello che l’americana Pfizer contabilizza in un mese. In questo grande divario, il settore farmaceutico italiano punta a crescere grazie allo sviluppo nei mercati esteri, lo studio di malattie rare e scommettendo sulla ricerca in casa. Un soluzione ben compresa da Menarini (2,8 mld di euro di fatturato), Recordati (747 mln di euro) e Sigma-Tau (615 mln di euro), aziende a capitale e a controllo strettamente famigliare. Una strada percorsa anche da Pierrel, da poco sbarcata in Usa, Chiesi con il Centro ricerche, Bracco, specializzata nei mezzi di contrasto e Dompé, che ha investito sugli studi sulla sclerosi multipla. CorrierEconomia Pag.1 – 08/03/2010
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