Le farmaceutiche made in Italy potranno essere competitive se raggiungeranno 2 mld di euro di fatturato e sapranno concentrarsi su singole aree terapeutiche e operare con un raggio d’azione globale. Lo segnala uno studio di Enter, il Centro di ricerca imprenditorialità della Bocconi, realizzato con il contributo di Farmindustria, che ha preso in esame 11 gruppi a capitale italiano. A favore delle medie imprese, la scadenza in pochi anni dei brevetti di farmaci che generano 137 mld di dollari di fatturato annuo e la perdita di circa il 50% del valore delle vendite. Il punto debole del settore riguarda però l’inadeguatezza degli incentivi fiscali a R&S, sempre più decisivi anche nella strategia di localizzazione degli investimenti da parte delle multinazionali. Sergio Dompè, Presidente di Farmindustria, ribadisce: "non lasciamoci scappare le eccellenze".
la Repubblica Affari & Finanza Pag.12 – 22/03/2010