E’ l’allarme lanciato dal presidente in un editoriale pubblicato su Onconews. La ricetta per invertire la rotta: “Salari adeguati al merito, definizione di occasionalità e trasparenza”. Tutti, infatti, “dovrebbero poter vedere in chiaro quali attività ogni professionista ha svolto, a favore di quali aziende e con quali compensi”.
Occasione della riflessione del Presidente Cipomo la recente inchiesta da parte del quotidiano statunitense New York Times in merito al fatto che migliaia di medici americani, che ricevono soldi dalle aziende del farmaco per partecipare a congressi o essere relatori a convegni, tendono a prescrivere maggiormente i farmaci delle stesse aziende. Come rimarca la celebre testata questi comportamenti non sembrano illeciti, ma pongono una riflessione sul piano etico.
Nel suo editoriale Fasola evidenzia come il rischio potenziale vi sia anche in Italia. “Alcuni oncologi italiani sono indubbiamente una fonte di informazioni e opinioni preziose per le grandi
Cipomo nel corso del 2015 affronterà questo argomento con iniziative e proposte ufficiali, dopo un confronto con i soggetti interessati, a partire dalle Istituzioni per giungere ai professionisti e alle rappresentanze dei pazienti e delle aziende del farmaco.
21 dicembre 2014 – quotidianosanità.it
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