Per rafforzare il comparto commerciale, a fronte di un calo significativo dell’etico, occorre portare in farmacia competenze di marketing e imprenditorialità non acquisiti durante gli studi accademici ma di cui il titolare dovrebbe dotarsi per rendere competitiva l’attività e garantirne la redditività. È questo il messaggio emerso in occasione della presentazione di Farma marketing network, svoltasi a Milano nei giorni scorsi. Si tratta di un nuovo servizio nato dalla collaborazione tra Federfarma Lombardia e TradeLab e organizzato su un modello centralizzato offerto «alle molte farmacie che non hanno le dimensioni economiche per dotarsi di una struttura di marketing o per avvalersi di servizi di consulenza», come ha spiegato Paolo Bertozzi, amministratore delegato di Tradelab. «L’idea di fondo» ha chiarito «è di offrire un servizio centralizzato che si può ritagliare su misura della farmacia grazie a un’analisi pregressa con cui sono stati creati dei cluster. Nessuna farmacia è uguale all’altra ma è possibile individuare un orientamento prevalente che, unitamente ad altri parametri come la superficie, il fatturato, il bacino competitivo, consente di lavorare in modo personalizzato individuando i programmi più adatti di promozione, di category management e di organizzazione dei servizi». Il sindacato lombardo ha poteri di controllo sull’operato di Farma marketing network che al momento è offerto alle circa 1000 farmacie, tra private e comunali, delle tre province confederate di Milano, Monza e Lodi. «Il network prevede il coinvolgimento dell’industria chiamata a coordinarsi con le farmacie per progettare le campagne» ha sottolineato Bertozzi «ma l’adesione al network non prevede alcun obbligo sugli acquisti per il titolare, ma solo la partecipazione al minimo previsto di iniziative promozionali annue».
Simona Zazzetta
Venerdì, 20 Giugno 2014 – Farmacista33