In provincia di Torino il secondo appuntamento dell’iniziativa che apre le porte dei siti produttivi a istituzioni, media e associazioni. Häusermann: “Un’utile operazione di trasparenza, coerente con l’obiettivo di far conoscere e far apprezzare il farmaco equivalente a una fetta crescente di italiani”
11 dicembre 2015 – di Redazione Aboutpharma Online
Le aziende produttrici di farmaci equivalenti aprono le porte per mostrare a istituzioni, media, mondo dell’impresa e rappresentanti dei cittadini la qualità della propria produzione e l’impatto socio-economico di un settore che occupa in Italia 10mila addetti in 60 aziende. E lo fanno grazie a al tour #FabbricheAperte, un’iniziativa lanciata a settembre scorso da Assogenerici che oggi ha fatto tappa in provincia di Torino, presso la ABC Farmaceutici di Ivrea.
Quello piemontese è il secondo appuntamento, a tre mesi di distanza dalla tappa organizzata in provincia di Vicenza nello stabilimento Zeta Farmaceutici di Sandrigo. L’obiettivo di Assogenerici è far conoscere al pubblico e ai decisori il valore produttivo, occupazionale ed economico delle aziende italiane attive nel segmento dei farmaci generici. Ma l’iniziativa è anche un’occasione per favorire la corretta informazione sulla qualità dei medicinali equivalenti, il 50% dei quali prodotti proprio in Italia dalle stesse aziende che li sintetizzano anche per conto di grandi aziende di farmaci “branded”, seguendo gli standard della farmacopea ufficiale e i più esigenti requisiti delle “Good Manifacturing Practice” (GMP).
“ABC Farmaceutici detiene un notevole patrimonio industriale, con al proprio attivo 13 brevetti internazionali”, spiega Alberto Giraudi, amministratore delegato dell’azienda piemontese attiva dal 1925. “Dal Centro Ricerche ABC sono nate molte molecole, tutt’oggi presenti nei prontuari terapeutici internazionali, come la Doxofillina, una xantina di ultima generazione, leader in Italia nel settore pneumologico, che ha recentemente ricevuto la designazione di farmaco orfano dall’FDA (Food and Drug Administration) per l’indicazione bronchiectasia: un riconoscimento di grande valore non solo per l’azienda ma per la farmaceutica italiana in genere. All’impegno nella Ricerca – aggiunge Giraudi – ABC Farmaceutici ha sempre affiancato un ruolo attivo nello sviluppo e nella produzione in conto terzi: l’Officina Farmaceutica di San Bernardo d’Ivrea, autorizzata dal ministero della Salute nel 2002, è un’espressione di tecnologia d’avanguardia nel campo farmaceutico. Con una superficie di oltre 32.000 metri quadrati, è specializzata nella produzione di solidi e liquidi orali, con una capacità produttiva di oltre 30 milioni di confezioni l’anno”.
Per il presidente di Assogenerici, Enrique Häusermann, l’iniziativa – che “spalanca le porte delle aziende italiane produttrici di medicinali equivalenti non solo a medici e pubblici decisori, ma anche ai cittadini, attraverso il coinvolgimento della stampa e di alcuni rappresentanti di diverse associazioni di consumatori – è anche “un’utile operazione di trasparenza, coerente con l’obiettivo di far conoscere e far apprezzare il farmaco equivalente a una fetta crescente di italiani”.
Già oggi i farmaci generici rappresentano il 19,5% di tutte le confezioni di medicinali dispensate in Italia, pari al 10,7% della spesa farmaceutica. “Tuttavia – prosegue Häusermann – molti italiani ancora non sanno che con la loro efficacia perfettamente sovrapponibile a quella degli originatori, la sicurezza e la qualità garantita da una produzione di eccellenza che avviene spesso in Italia, e anche con il loro minor costo, gli equivalenti sono i principali alleati dell’aderenza terapeutica e dell’accesso alle cure, soprattutto a quelle primarie. Per questo è importante che cittadini e decisori possano constatare che questi medicinali sono spesso prodotti nel nostro Paese, secondo i più elevati standard qualitativi e impiegando personale quasi sempre residente nelle zone dove hanno sede i poli produttivi. Al valore farmacologico e terapeutico dell’equivalente si associano così valori economici e occupazionali altrettanto rilevanti, e ‘#FabbricheAperte – conclude Häusermann – è l’occasione per ricordare che fra i meriti del farmaco generico non ci sono solo i 230 milioni l’anno di risparmio per il Ssn, ma anche i 10mila posti di lavoro garantiti agli addetti del settore, presso ben 60 aziende italiane”.
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