Se mi trovo in Austria o in Francia e sto male, ho lo stesso diritto alle cure che in Italia? Il mercato unico equivale all’ area di Schengen, cioè la libertà di muoversi delle persone nei confini europei è la stessa delle merci? Che cosa significa il marchio CE su un prodotto e cosa mi garantisce? E ancora, in caso di conflitto tra una norma nazionale e una norma europea, quale delle due deve essere applicata? Domande qualsiasi, alcune banali, altre un po’ meno, ma senz’ altro legittime, di cittadini che oggi devono confrontarsi con il nuovo respiro europeo dei loro diritti. Diritti che non tutti conoscono perché l’Istituzione europa è giovane, spesso vissuta come un’ entità astratta, lontana, specialmente in Paesi freschi di ingresso nell’ Unione, la Lettonia, ad esempio, la Lituania, la Slovacchia. Sono state queste considerazioni che hanno spinto la Commissione europea ad ideare un portale d’ informazione sui diritti dei consumatori. Presentato ufficialmente alla stampa poche settimane fa a Bruxelles dal commissario europeo per la salute e la difesa del consumatore, Markos Kyprianou, il sito si chiama Dolceta (acronimo di Development of online consumer education tools for adults; in italiano, sviluppo di strumenti d’ educazione online per il consumatore).
La prima caratteristica, decisamente innovativa, è di essere disponibile in ognuna delle 25 lingue dei Paesi dell’ Unione; uno sforzo di adattamento linguistico imponente, che permetterà per la prima volta a tutti i cittadini europei di accedere alle stesse informazioni. Elemento di omogeneità non da poco nella babele, anche legislativa, dell’ Europa allargata. Il sito, ideato dall’ Università cattolica di Lovanio e da quella dell’ Alta Alsazia, si compone di due aree: una incentrata sui diritti dei consumatori, l’ altra sui servizi finanziari. La prima distinta in otto temi critici: contratti di vendita, listino prezzi, vendita a distanza, pubblicità, sicurezza dei prodotti e dei servizi, regolazione delle controversie, mercato unico e questioni particolari; la seconda articolata in sei diverse sotto-aree: uso del conto bancario, investimenti, risparmi, e altre. Una mole di dati che rischia di sopraffare il povero cittadino ancora poco addentro ai suoi diritti europei.
Ecco allora l’ idea di un accesso alle informazioni graduale, scandito in tre livelli, dalle nozioni più semplici, ma basilari, alle più dettagliate, fino a quelle complesse. Al tema sicurezza dei prodotti e dei servizi, ad esempio, al livello 1, troviamo alcuni sottotemi, ad esempio che cosa sono il marchio di conformità e l’ obbligo della sicurezza. Aprendo queste pagine, leggiamo che tutti i giocattoli e tutti gli elettrodomestici commercializzati nell’ Unione europea devono avere il marchio CE. La sua assenza comporta sanzioni per il produttore.
E, attenzione, alcuni giocattoli prodotti in Cina presentano una marchio analogo, CE: China Export, che niente ha che fare con quello dell’ Unione europea. Poi ad un livello superiore, troviamo gli incidenti domestici: qualora questi siano causati da un difetto nel prodotto, il consumatore ha diritto di essere risarcito del danno con la stessa procedura in tutti i paesi dell’ Unione. Ma il sito cerca anche di dare informazioni sui prezzi. Entrando in quest’ area tematica troviamo i principi fondamentali che devono essere rispettati nell’ indicazione del prezzo (certo, non sproporzionato, chiaro, espresso in euro, leggibile) ma anche le regole cui gli esercenti devono attenersi in caso di saldi o di sconti. Ma accanto a temi pratici, ci sono aree tematiche ancora ostiche per i cittadini europei: che cos’ è il mercato unico e quanti Paesi coinvolge (ne fanno parte solo 13 dei 25 dell’ Unione), l’ estensione dell’ area di Schengen che (non tutti lo sanno) supera i co
La prima caratteristica, decisamente innovativa, è di essere disponibile in ognuna delle 25 lingue dei Paesi dell’ Unione; uno sforzo di adattamento linguistico imponente, che permetterà per la prima volta a tutti i cittadini europei di accedere alle stesse informazioni. Elemento di omogeneità non da poco nella babele, anche legislativa, dell’ Europa allargata. Il sito, ideato dall’ Università cattolica di Lovanio e da quella dell’ Alta Alsazia, si compone di due aree: una incentrata sui diritti dei consumatori, l’ altra sui servizi finanziari. La prima distinta in otto temi critici: contratti di vendita, listino prezzi, vendita a distanza, pubblicità, sicurezza dei prodotti e dei servizi, regolazione delle controversie, mercato unico e questioni particolari; la seconda articolata in sei diverse sotto-aree: uso del conto bancario, investimenti, risparmi, e altre. Una mole di dati che rischia di sopraffare il povero cittadino ancora poco addentro ai suoi diritti europei.
Ecco allora l’ idea di un accesso alle informazioni graduale, scandito in tre livelli, dalle nozioni più semplici, ma basilari, alle più dettagliate, fino a quelle complesse. Al tema sicurezza dei prodotti e dei servizi, ad esempio, al livello 1, troviamo alcuni sottotemi, ad esempio che cosa sono il marchio di conformità e l’ obbligo della sicurezza. Aprendo queste pagine, leggiamo che tutti i giocattoli e tutti gli elettrodomestici commercializzati nell’ Unione europea devono avere il marchio CE. La sua assenza comporta sanzioni per il produttore.
E, attenzione, alcuni giocattoli prodotti in Cina presentano una marchio analogo, CE: China Export, che niente ha che fare con quello dell’ Unione europea. Poi ad un livello superiore, troviamo gli incidenti domestici: qualora questi siano causati da un difetto nel prodotto, il consumatore ha diritto di essere risarcito del danno con la stessa procedura in tutti i paesi dell’ Unione. Ma il sito cerca anche di dare informazioni sui prezzi. Entrando in quest’ area tematica troviamo i principi fondamentali che devono essere rispettati nell’ indicazione del prezzo (certo, non sproporzionato, chiaro, espresso in euro, leggibile) ma anche le regole cui gli esercenti devono attenersi in caso di saldi o di sconti. Ma accanto a temi pratici, ci sono aree tematiche ancora ostiche per i cittadini europei: che cos’ è il mercato unico e quanti Paesi coinvolge (ne fanno parte solo 13 dei 25 dell’ Unione), l’ estensione dell’ area di Schengen che (non tutti lo sanno) supera i co