Il più alto grado di erosione dei brand farmaceutici dopo la scadenza dei brevetti e l’avvio della concorrenza dei generici si sta osservando negli Stati Uniti. Lo rivela una nuova analisi di Datamonitor, secondo cui a seguire si piazzano i mercati di Gran Bretagna, Germania e Francia. I livelli più bassi di ‘danni’ ai marchi più famosi si osserveranno invece in Australia, Italia, Russia, Spagna e Giappone. Quanto alla Cina, in questo Paese le aziende produttrici di medicinali che hanno perso la protezione commerciale non soffrono più di tanto, poiché qui hanno sempre dovuto affrontare la concorrenza delle versioni equivalenti. Continueranno, al contrario, a vedere le vendite crescere in termini sia di valore che di volumi, assicura Datamonitor. L’erosione dei brand è stata maggiore, per velocità e gravità, nell’ambiente ospedaliero, elemento che riflette la maggiore fedeltà ai marchi dei pazienti nel settore retail. Le aree terapeutiche più toccate dal fenomeno sono invece quella delle malattie infettive, quella oncologica e cardiovascolare. Maura Musciacco, healthcare analyst di Datamonitor, assicura che il mercato d’Oltreoceano "ha sperimentato il più alto livello di erosione dei brand farmaceutici: in media, le vendite sono calate del 72% dopo sei mesi dall’arrivo di versioni generiche in commercio". L’elemento che rende gli equivalenti ‘appetibili’, secondo l’esperta, "è il risparmio che creano, una qualità che è senza dubbio ancora più richiesta negli Stati Uniti, dove si punta all’adozione dell’assistenza sanitaria universale".
Barbara Di Chiara – Pharmakronos – 17 Gennaio 2011