Sti è concluso con l’assoluzione perché «il fatto non sussiste» il processo all’ex direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Nello Martini per disastro colposo. L’accusa si riferiva al ritardato aggiornamento dei bugiardini di 20 specialità medicinali. A dare notizia della sentenza, pronunciata dal giudice monocratico Enrichetta Venneri, il legale di Martini, Valerio Spigarelli, che ricorda come a seguito dell’inchiesta, avviata dalla procura di Torino, il suo assistito nel 2008 venne «ingiustamente allontanato dall’Aifa». La decisione «riconosce l’assoluta inconsistenza dell’accusa mossa a suo tempo dall’autorità giudiziaria di Torino e l’assenza di qualsivoglia illegittimità nella conduzione dell’Aifa da parte di Nello Martini», sottolinea Spigarelli. Ed è stata «emessa all’esito di una approfondita istruttoria dibattimentale durata quasi tre anni e in conformità con le stesse richieste conclusive del pm di Roma».
Il fatto che l’assoluzione dell’imputato sia stata richiesta anche dal pm, «conforta sulla previsione che la vicenda giudiziaria, iniziata nel 2008, si concluda definitivamente con la sentenza odierna, che segue la sentenza di proscioglimento emessa sulla stessa vicenda nel 2010 dal Gup di Roma Maria Teresa Covatta, poi annullata dalla Cassazione per motivi formali». L’esito, conclude il legale «è, peraltro, in sintonia con l’opinione espressa da sempre nel mondo sanitario, sia in ambito nazionale che internazionale, a proposito dell’altissimo profilo professionale di Martini e della clamorosa inconsistenza, dal punto di vista scientifico, delle censure mosse al suo operato».
27/10/2015 – Federfarma