Verona. Prescriptions to dead patients. Two pharmacists reported

Due farmacisti veronesi nei guai per ricette falsificate (foto d'archivio)They had stolen stamps and red prescriptions from an unsuspecting general practitioner and used them to prescribe drugs to unaware patients, some of whom died, with which they defrauded the national health service of around 500,000 euros. With these accusations, a couple of sixty-year-old pharmacists, husband and wife, respectively owner and collaborator of a pharmacy in Verona, were denounced by the Nas of Padua.

Le indagini sono iniziate nel 2013 dopo un controllo da parte del Servizio Farmaceutico della locale Ulss sulla spesa sanitaria che ha evidenziato una sospetta iperprescrizione di farmaci da parte di un medico di base. I successivi accertamenti dei carabinieri – coordinati dal sostituto procuratore della Procura di Verona, Maria Federica Ormanni, hanno appurato che i farmacisti, dopo aver rubato il timbro e le ricette, le falsificavano intestandole ai pazienti all’oscuro di tutto.

Il complesso meccanismo di falsificazione architettato dai farmacisti ha consentito di truffare il servizio sanitario nazionale per circa 500 mila euro. Il Nas ha, inoltre, individuato oltre 5 mila ricette rubate utilizzate per la prescrizione di migliaia di specialità medicinali per un valore di 500mila euro e sequestrato presso la farmacia centinaia di farmaci privi di fustella. I carabinieri, qualche giorno fa, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente – emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona – su sei immobili di proprietà della coppia di farmacisti, ubicati a Verona e Bardolino.

19.03.2015 – the Arena.it

 

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