These include pharmaceutical company Merck (MRK) and automaker General Motors (GM), which reported effective 0% tax rates or lower in the second quarter
WSI | Published on August 13, 2014
A dispetto degli elevati profitti, ci sono industrie del calibro della GM che, nel secondo trimestre, hanno riportato un’aliquota allo 0%. Lo dice Usa Today.
This is what an analysis conducted by the American newspaper highlights Use Yoday sulla base dei dati di S&P Capital IQ. Dall’indagine emerge come, nonostante le aziende statunitensi, si lamentino continuamente dell’elevata tassazione, la maggior parte delle aziende sono ben lontane dal pagare l’aliquota più alta negli Stati Uniti, ovvero quella al 35%. Non solo. Ce ne sono alcune che, a dispetto dei sostanziosi profitti, pagano zero dollari di tasse. [United States Government Accountability Office: Reports 2013]
Because 20 US giants don't pay a dime in taxes
Altro che “inversione”. Per 20 big americani, con utili dai 13 milioni ai 2 miliardi di dollari, il rapporto con l’erario statunitense si riassume meglio in una cifra: zero. A tanto ammontano – si fa per dire – le tasse pagate nel secondo trimestre del 2014 da una ventina di aziende quotate sullo S&P 500, secondo l’analisi del quotidiano Usa Today. Evasione? No: un sistema sempre più fitto di scappatoie per alleggerire il carico fiscale sul reddito generato. Fino al paradosso di un’aliquota che scende fino allo 0% o si traduce, addirittura, in un credito di imposta da vantare con l’Internal Revenue Service (l’Irs, l’Agenzia delle entrate americana).
From engines to pharmaceuticals Nella lista stilata da Usa Today spiccano nomi imponenti del settore industriale americano. Tutti “profitable”, redditizi, con un cumulo di utili non tassati che si aggiunge ai 2.000 miliardi parcheggiati all’estero. E’ il caso di General Motors (profitti a 278 milioni di dollari nel secondo trimestre dell’anno in corso), della multinazionale della bio-tecnlogia Thermo Fisher (278,5 milioni di dollari), del gruppo Seagate (320 milioni) e del gigante della farmaceutica Merck, meglio noto fuori dal Nord America come Merck Sharp & Dohme: profitti oltre i 2 miliardi di dollari nel bilancio del secondo trimestre dell’anno in corso, su di oltre un miliardo rispetto ai 906 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Gli sgravi non sono una novità. Ma come è possibile che nelle casse dello Stato non si depositi nemmeno un centesimo?
Altrettanto ferrata in materia la Seagate, gigante della produzione di dischi fissi con uffici a Cupertino (California) e domicilio fiscale istituito prima nel paradiso fiscale delle isole Cayman e poi in Irlanda, dove la corporate tax è di oltre il 20% più leggera di quella americana (12,5% contro 35%). L’azienda, utili a 320 milioni di dollari nell’ultimo trimestre, è riuscita a raddoppiare i benefit dai 7 milioni di “sconto” ottenuti nel 2013 ai 14 milioni non tassati nell’anno fiscale che ha archiviato lo scorso 27 di giugno. Interpellate, le due società hanno ribadito quello che hanno dichiarato o potrebbero dichiarare le “magnifiche 20” della lista di Usa Today: non c’è nulla di illegale, perché le tattiche di elusione seguono scappatoie aperte dallo stesso sistema.
Here are the ten companies in Varese that pay the most taxes
Who pays the most taxes in the province of Varese is theAgustaWestland Of Samarate (Finmeccanica Group) with almost 66 million euros. To follow the Bticino (Legrand Group) of Varese with 60 million euros. Clearly detached Foroni, a Gorla Minore company in the metallurgy sector, which pays into the state coffers "only" 22 million euros, in recovery the Novartis Farmto, a pharmaceutical company from Origgio, with 20 million euros and the Illva Saronno Holding with 17 million. There Lady of Varese, a company in the clothing sector, pays around 16 million euros while the Inbev Italy, a company from Gallarate that operates in the tertiary sector, 11 million. In eighth place we find the Petrovalves di Castellanza with just over 8 million and 322 thousand euros, paired by Thioxide Europe, a chemical company from Ternate, with 8 million and 106 thousand euros and finally, so to speak, the Athos, mechanical firm of Taino, with 7 million and pennies.