Sanofi and GSK COVID-19 vaccine, confirmation of strong immune response from phase II. We move on to phase III
A global Phase 3 study is expected to begin in the coming weeks and, if yielding the expected results, following necessary regulatory reviews, should be approved in the fourth quarter of 2021.
The candidate adjuvanted recombinant COVID-19 vaccine by Sanofi and GSK achieved strong rates of neutralizing antibody responses, consistent with those measured in people who have recovered from COVID-19, across all adult age groups in a Phase 2 study of 722 volunteers.
THE Phase 2 interim results hanno mostrato una sieroconversione dal 95% al 100% dopo una seconda iniezione in tutti i gruppi di età (da 18 a 95 anni) e in tutte le dosi, con tollerabilità accettabile e senza problemi di sicurezza. Nel complesso, il candidato al vaccino ha suscitato forti livelli di anticorpi neutralizzanti che erano paragonabili a quelli generati dall’infezione naturale, con livelli più elevati osservati negli adulti più giovani (dai 18 ai 59 anni). Dopo una singola iniezione, sono stati generati alti livelli di anticorpi neutralizzanti nei partecipanti con evidenza di una precedente infezione da SARS-CoV-2, suggerendo un forte potenziale di sviluppo come vaccino di richiamo.
Roger Connor, presidente di GSK Vaccines ha aggiunto: “Questi dati positivi mostrano il potenziale di questo candidato vaccino adiuvato a base di proteine nel contesto più ampio della pandemia, inclusa la necessità di affrontare le varianti e di prevedere dosi di richiamo. Riteniamo che questo candidato vaccino possa dare un contributo significativo alla lotta in corso contro COVID-19 e passerà alla Fase 3 il prima possibile per raggiungere il nostro obiettivo di renderlo disponibile entro la fine dell’anno “.
Sulla base di questi risultati intermedi positivi di Fase 2, le aziende prevedono di avviare uno studio globale di fase 3 randomizzato, in doppio cieco con la dose di 10 µg, in combinazione con l’adiuvante pandemico di GSK, nelle prossime settimane. Si prevede che lo studio di fase 3 arruolerà più di 35.000 partecipanti adulti provenienti da un’ampia gamma di paesi e valuterà l’efficacia di due formulazioni di vaccini, comprese le D614 variants (Wuhan) And B.1.351 (South African).
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In breve, vaccinare con il DNA consiste nel trasmettere alle cellule dell’ospite i geni che contengono le informazioni necessarie alla cellula per produrre antigeni della proteina “spike” del SARS-CoV-2, la proteina che provocherà una risposta immunitaria specifica con anticorpi diretti contro la stessa proteina “spike”.
I geni vengono inseriti in laboratorio in un virus innocuo per l’uomo (il cosiddetto vector) che, una volta iniettato, porta i geni fino alla cellula. Qui i geni così iniettati si comportano come qualunque altro gene: vengono copiati in molecole di RNA messaggero (mRNA) che raggiungono i ribosomi – le microscopiche fabbriche di proteine della cellula – e fanno loro produrre la proteina “spike”.
Sanofi sta anche co-sviluppando un vaccino mRNA per COVID-19 con Translate Bio, che è al passo per iniziare i test sugli esseri umani questo trimestre. Nel frattempo, GSK e Vir Biotechnology hanno lanciato studi di fase III l’anno scorso per VIR-7831, una terapia con anticorpi monoclonali per pazienti adulti ricoverati per COVID-19.
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