WASHINGTON (Reuters) – Gli Stati Uniti hanno intentato una causa accusando 20 compagnie farmaceutiche di generici, tra cui la Teva Pharmaceuticals USA Inc, di un ampio piano per gonfiare i prezzi dei farmaci – a volte anche oltre il 1.000% – e soffocare la concorrenza facendo cartello.
Secondo la denuncia di 44 Stati degli Stati Uniti, presentate venerdì alla Corte Distrettuale del Connecticut, le case farmaceutiche sono
Nella citazione in giudizio, hanno detto che “Teva e le altra aziende hanno intrapreso una delle più eclatanti e dannose cospirazioni nella storia degli Stati Uniti”.
I rappresentanti di Teva e Sandoz, un’altra società citata nella causa, non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento. Teva USA è un’unità della compagnia farmaceutica israeliana Teva Pharmaceutical Industries Ltd.
Hanno detto che i farmaci sotto accusa comprendevano tutto, dalle compresse e capsule alle creme e unguenti per trattare condizioni quali diabete, colesterolo alto, pressione alta, cancro, epilessia e altro. In alcuni casi, gli aumenti dei prezzi coordinati erano superiori al 1.000 percento.
La causa menziona anche 15 persone imputate che, a suo dire, hanno attuato gli schemi illeciti giorno per giorno.
In una nota il governatore del Nevada Steve Sisolak ha detto che “Il livello di avidità addottato dalle società farmaceutiche in questa causa multistato è vergognoso e irragionevole”.
La causa mira a risarcire danni, con sanzioni civili e azioni da parte del tribunale per ripristinare la concorrenza nel mercato dei farmaci generici.
I farmaci generici possono far risparmiare i compratori di farmaci e i contribuenti decine di miliardi di dollari l’anno perché sono un’alternativa a basso prezzo ai farmaci di marca.
Nella causa si dice che “I farmaci generici erano uno dei pochi ‘affari’ nel sistema sanitario degli Stati Uniti”.
Ad un certo punto, tuttavia, è cambiato.
“I prezzi per centinaia di farmaci generici sono aumentati – alcuni sono saliti alle stelle, senza spiegazioni, scatenando indignazione dei politici, dei pagatori e dei consumatori in tutto il paese – i cui costi sono raddoppiati, triplicati o addirittura aumentati del 1.000% o più”.
Come risultato delle cospirazioni delle compagnie farmaceutiche, hanno detto nella causa, i consumatori e gli Stati hanno pagato “prezzi sostanzialmente gonfiati e anticoncorrenziali per numerosi farmaci generici” mentre le aziende farmaceutiche ne hanno approfittato.
La causa intentata venerdì è parallela a un’azione promossa a dicembre 2016 dagli avvocati generali di 45 stati e del distretto di Columbia. Questo caso è stato successivamente ampliato per includere più di una dozzina di produttori di farmaci.
Reporting by Doina Chiacu in Washington; Additional reporting by Ishita Palli in Bengaluru and Nate Raymond in Boston; Editing by Matthew Lewis
Our Standards:The Thomson Reuters Trust Principles.
Note: Kåre Schultz, Presidente, CEO e Direttore di Teva Pharmaceutical Industries Limited, 57 anni, nel corso dell’anno fiscale 2018 ha percepito un compenso totale di $32.469.875 [fonte Bloomberg]
Ed: The New York Times afferma che le aziende coinvolte comprendono oltre a Teva e Sandoz anche Pfizer, Novartis, Mylan e altre. Teva ha in
Il consumo dei farmaci non coperto da brevetti in Italia è del 79,4%. Se i produttori di generici non fanno generici di tutti i farmaci a brevetto scaduto, ma rappresentano il 27,7% evidentemente non hanno la convenienza. Una pressione eccessiva sui prezzi però può creare un rischio “competizione”, ovvero di una riduzione del numero di imprese in grado di stare sul mercato e competere. Questa non è necessariamente una dinamica negativa, salvo nei casi in cui la competizione si riduca eccessivamente e porti a condizioni di cartello o oligopolio o addirittura di monopolio tali da pregiudicare i naturali meccanismi competitivi di mercato. Questa dinamica è già presente essendo il mercato dei generici in Italia dominato da sole 5 aziende: infatti l’82% del mercato è fatto da Teva, Mylan, Sandoz, Doc generici, EG.
Related news: Obiettivo equità delle cure, il prezzo dei farmaci sotto i riflettori dell’Oms
Farmindustria: "No mystery about the price of drugs"
In Italia già oggi i prezzi dei farmaci non sono “segreti”
Governance farmaceutica. Non basta cambiare qualche regola
Il farmaco che potrebbe costare 2 milioni di dollari
Generic Drugmakers Conspired to Inflate Prices Up to 1,000%, State Prosecutors Say
Note:
Negli Stati Uniti se non hai i soldi non ti curi. Molte persone a basso reddito che non hanno assicurazione non hanno accesso alle cure sanitarie, nonostante gli sforzi dell’Obamacare, azzoppato dal precedente Congresso a guida repubblicana. Si rimandano scelte o decisioni legate alla salute per un sistema che, nonostante le eccellenze delle cure, in molti casi è basato tutto sul dollaro e sul profitto. Tra assicurazioni, ospedali e aziende farmaceutiche. Qualche esempio rende l’idea meglio di tante parole. Per fare una Tac a New York ci vogliono 8mila dollari. Una visita medica privata da uno specialista costa 750 dollari. La visita dal medico di base 300 dollari. Una scatola di antibiotici per curare l’influenza di stagione? Ci vogliono 120 dollari. Ecc.