I gestori dei benefici delle farmacie statunitensi spingono i pazienti verso trattamenti più costosi, anche quando sono disponibili opzioni a basso costo, secondo un rapporto della Commissione per il controllo e la responsabilità della Camera dei Rappresentanti.
Market Screener – 23 luglio 2024
La commissione ha dichiarato di aver trovato prove che i gestori dei benefici delle farmacie (PBM) costringono i produttori di farmaci a pagare sconti per collocare i loro farmaci di marca in una posizione favorevole in un formulario o nell’elenco dei farmaci coperti da vari piani assicurativi.
È in corso un’audizione della commissione di supervisione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, che includerà i dirigenti dei tre principali PBM statunitensi: OptumRx di UnitedHealth, ExpressScripts di Cigna e Caremark di CVS Health.
I PBM sono aziende che gestiscono le prestazioni dei farmaci da prescrizione per le compagnie di assicurazione sanitaria, i grandi datori di lavoro e i piani di farmaci da prescrizione Medicare.
I tre maggiori PBM hanno usato la loro posizione “per attuare politiche anticoncorrenziali” e proteggere i propri profitti, ha aggiunto la commissione.
Ha anche affermato che i PBM condividono i dati dei pazienti tra le loro diverse unità integrate per indirizzarli verso le farmacie di loro proprietà.
I PBM hanno anche iniziato a spostare alcune operazioni all’estero per evitare la trasparenza e le riforme proposte, secondo il rapporto.
Notizie correlate: House Committee on Oversight and Accountability Chairman James Comer (R-Ky.), “The Role of Pharmacy Benefit Managers in Prescription Drug Markets Part III: Transparency and Accountability.”
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