Una dozzina di importanti aziende farmaceutiche hanno riconosciuto nel 2012 pagamenti pari a un miliardo di dollari ai medici americani. E’ quanto emerge da nuovi dati elaborati da PharmaShine per il ‘Financial Times’, che rendono conto delle cifre ricevute da circa 500 mila ‘camici bianchi’ per consulenze e altre attività di collaborazione con le industrie. Un totale molto superiore rispetto a quello degli anni precedenti, che si spiega con il fatto che alcune imprese hanno rivelato per la prima volta i dati che le riguardano, preparandosi alla svolta di trasparenza che si prevede nei prossimi mesi negli Stati Uniti.
La maggior parte delle aziende farmaceutiche che avevano già messo a disposizione i dati mostra una riduzione della spesa 2012 rispetto al 2011, in parte come risultato di un maggiore controllo sui pagamenti, nonché della rivalutazione del valore di questi pagamenti in un momento di pressione economica e di scadenze brevettuali su importanti prodotti.
Il finanziamento da parte dell’industria per la sperimentazione di farmaci e altre ricerche rappresenta la più grande voce di pagamento, per un totale di quasi 700 milioni di dollari, ma figurano anche più di 200 milioni di dollari per le consulenze e la copertura delle spese dei medici, e quasi 100 milioni di dollari per pasti offerti. A oggi le aziende non sono comunque obbligate a fornire questi dati, ma la nuova legislazione, ribattezzata ‘sunshine’ (‘luce del sole’), obbligherà tutti coloro che operano negli Stati Uniti a iniziare a raccogliere queste informazioni dal prossimo mese di agosto, a sottoporle alle agenzie governative la prossima primavera e a renderle pubbliche da settembre 2014.
Barbara Di Chiara – 29 maggio 2013 – PharmaKronos