La spesa farmaceutica negli USA cresce, ma meno rispetto agli anni passati. Così, dall’8,9% registrato nel 2015 e dal 10% nel 2014, lo scorso anno l’aumento delle spesa a stelle e strisce ha fatto segnare solo un +4,8%. È questa la fotografia scattata da Quintiles IMS Institute. Al netto, dunque, le spese per i farmaci in America hanno raggiunto i 323 miliardi di dollari, (450 miliardi di dollari fatturati). Che si traduce in uno sconto, a livello di settore, del 28%. E anche la crescita dei ricavi sulla base del fatturato si è ridotta, passando al 5,8% dello scorso anno, dal 12,5% del 2015 e dal 15% del 2014.
Le tendenze del mercato
Secondo Quintiles, nei prossimi anni la spesa farmaceutica americana sarà sempre più caratterizzata dall’acquisto di specialità medicinali complesse come i farmaci biologici , in un contesto di riduzione dell’aumento del prezzo dei farmaci e di un calo delle vendite dei nuovi medicinali. Attualmente, degli 895 dollari pro capite spesi negli USA, 384 vengono destinati all’acquisto di farmaci complessi.
Per quel che riguarda l’aumento dei prezzi, secondo Quintiles, si è passati da un incremento del 13,7% nel 2014 al 12% nel 2015 e al 9,2% dello scorso anno. Mentre gli aumenti medi, al netto degli sconti, si sono rivelati ancora più bassi, con percentuali del 4,5% nel 2014, 2,5% nel 2015 e del3,5% nel 2016.I nuovi farmaci, ovvero quelli che sono sul mercato da meno di 24 mesi, hanno generato vendite per 13,9 miliardi di dollari, lo scorso anno, facendo registrare un calo dai 17,3 miliardi di dollari guadagnati nel 2015 e dai 20,6 miliardi del 2014. Ma il calo, come evidenziato dagli analisti, riguarderebbe proprio il numero di nuovi farmaci approvati dalla FDA. Nel 2017, però, sembra che questa tendenza debba invertirsi. Nel primo trimestre di quest’anno, l’ente regolatorio americano ha approvato più farmaci di quanto fatto nello stesso periodo degli anni precedenti. E finora ha dato il via libera a 19 nuovi farmaci.