Include operators of pharmaceutical companies in the priority categories for the Covid vaccine. E’ l’istanza della quale anche l’Unione Industriale Pisana, sulla linea tracciata da Confindustria Toscana, si fa promotrice presso la Regione. Gli imprenditori pisani chiedono al presidente Eugenio Giani e all’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini di prendere in considerazione le proposte ricevute in questi giorni dai rappresentanti del mondo industriale regionale.
“Lo stretto e quotidiano contact with doctors, all’interno di strutture sanitarie pubbliche e private, e anche il lavoro svolto all’interno delle aziende e nei laboratori, imporrebbero che gli operatori del settore venissero inclusi nelle categorie potenzialmente a rischio, così come è avvenuto, nelle ultime settimane, anche per i professionisti di altre categorie produttive e intellettuali” sostiene l’associazione.Luigi Duca, manager dei Laboratori Guidotti e presidente del Gruppo Farmaceutici dell’Unione Industriale Pisana, commenta: “Ci auguriamo che la Regione Toscana prenda in considerazione la voce degli industriali del settore che da tempo si fanno portavoce delle istanze raccolte tra i lavoratori all’interno delle aziende. In questo anno, nell’assoluto rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori, il nostro settore non ha never stopped its production activity, essendo considerato un settore strategico e di primaria importanza. Anche in ragione di questo riteniamo che includere i lavoratori delle nostre aziende nelle categorie da proteggere attraverso il vaccino sia una misura che la Regione Toscana dovrebbe intraprendere”.Solo pochi giorni fa, l’Unione Industriale Pisana, sulla scia delle istanze promosse Confindustria Nazionale e regionale, aveva reso pubblica la disponibilità degli imprenditori del territorio ad also adhere to a memorandum of understanding with the Tuscany Region for the vaccination of employees and their families within the companies themselves.
As far as the pharmaceutical sector is concerned, there are several entrepreneurs who are also asking to open vaccination to medical-scientific informants. Tra questi Roberto Lacorte, amministratore delegato di PharmaNutra e membro della Commissione Sanità di Confindustria Toscana, che spiega: “Non capiamo i criteri di priorità applicati dalla Regione Toscana. Le aziende farmaceutiche, per la loro connotazione, sono quelle prioritariamente in contatto con ospedali, medici e ambulatori. Come industriali farmaceutici, ci chiediamo perché in alcune regioni i nostri scientific informants have been vaccinated and instead in Tuscany this hasn't happened. This measure could instead make the working environment within companies even safer and allow scientific informants di poter svolgere con ancora maggior serenità e sicurezza il loro lavoro all’esterno delle aziende”.
E’ di pochi giorni fa la proposta di Uip alla Regione Toscana, attraverso la presidente Patrizia Alma Pacini, di consentire a chi, in modo inevitabile, deve muoversi per lavoro di poterlo fare in sicurezza grazie al vaccino. Gli industriali chiedono una “attenta valutazione su quelle attività che assolutamente non sono ‘remotizzabili’ e che pertanto dovrebbero avere una priorità nelle vaccinazioni anche per l’impatto positivo che portano per la sopravvivenza delle aziende”.