Secondo un’inchiesta della Procura di New York, la famiglia Sackler, produttrice dell’OxyContin, era consapevole di fare affari sfruttando la dipendenza che il farmaco induce nei pazienti
AGI health | Of | 03 April 2019,
After making more than four billion dollars from the sale of an addictive opioid drug, they would discover a new business: selling drugs to treat addiction. This would be the plan set up by the family Sackler, owner for generations of Purdue Pharma, l’industria farmaceutica che ha costruito le sue fortune recenti dalla vendita
E’ quanto emerge, secondo il New York Times, dall’inchiesta che la Procura dello Stato di New York ha aperto per fare luce sul giro di società, tra cui alcune off-shore, in cui i ricavi della famiglia, circa 13 miliardi di dollari, sono finiti in questi anni. I Sackler sono una storica famiglia di Brooklyn, formed by doctors, scholars and philanthropists: among the beneficiaries of their rich donations, the MoMa di New York, al punto che un’ala del museo d’arte contemporanea porta il nome della famiglia.
Ma nel campo degli affari i Sackler hanno mostrato un altro volto: come risulterebbe da alcuni documenti in mano alla procura, riuniti sotto il nome di “Tango Project“, l’azienda era consapevole di fare affari sfruttando la dipendenza che i loro stessi farmaci inducono nei pazienti: “Trattamento del dolore e dipendenza sono naturalmente legati”, si legge nel documento. Lo schema prevedeva la diffusione del farmaco per lenire i dolori e poi, generando dipendenza del paziente, immettere sul mercato un altro farmaco per lenire la dipendenza.
Da quando l’OxyContin è uscito sul mercato, più di 200 mila americani sono morti per overdose legata alla prescrizione di oppioidi, un dato inquietante che – secondo quanto racconta il New York Times – poteva rivelarsi cattiva pubblicità per il prodotto. La strategia sarebbe stata quella di dare la colpa ai pazienti. “Dobbiamo martellare in ogni maniera chi ne fa abuso – avrebbe affermato Richard Sackler, rivolgendosi ai suoi dipendenti – loro sono i colpevoli e il problema. Sono criminali imprudenti”.