“A TABLE ON THE PHARMACEUTICAL CRISIS”

MILAN
Un tavolo ministeriale per discutere le contromisure sui circa 5mila posti a rischio tra gli informatori scientifici operanti attualmente dell’industria farmaceutica.
L’associazione di categoria imprenditoriale, la Farmindustria, e i sindacati Filcem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil hanno scritto ieri una lettera formale al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, per istituire appunto un «tavolo congiunto di confronto permanente».
Un punto di incontro nel quale «si possa esaminare la fase di trasformazione profonda che vive l’industria farmaceutica a livello internazionale con processi di riduzione dei costi e una reingegnerizzazione complessa, dettata dagli investimenti sempre più elevati per lo sviluppo di un farmaco, dalla specializzazione nella ricerca e produzione e dalla scadenza di molti brevetti».
Si tratta di uno scenario occupazionale preoccupante (si veda anche quanto anticipato dal Sole 24 Ore del 9 settembre) che, a parere di aziende e sindacati, comincia ad avvertirsi pure in Italia e che «va affrontato con senso di responsabilità dalle imprese e dalle parti sociali per individuare soluzioni che portino alla formazione e riqualificazione del personale interessato, soprattutto nell’area dell’informazione scientifica, nella tradizione delle buone relazioni industriali del comparto chimico-farmaceutico».
La situazione necessita quindi di una sede autorevole come quella richiesta al ministero dello Sviluppo economico, come viene spiegato nella lettera formale inviata a Scajola.
In particolare le «parti sono pronte al dialogo per definire le misure più idonee alla soluzione dei problemi esistenti».
Come accennato, nell’industria farmaceutica sono in corso negli ultimi anni tagli di personale, soprattutto tra gli informatori scientifici del farmaco.
E, come previsto dalla stessa Farmindustria, ci sarà un’ulteriore riduzione di quasi 5mila posti di lavoro entro il 2010.
Da qui la richiesta: un tavolo per fotografare la trasformazione del settore in atto nel nostro Paese come nel resto del mondo.
L’obiettivo è quello di arrivare, in vista dei tagli, a soluzioni alternative per i dipendenti a rischio licenziamento, in particolare gli informatori.
L’iniziativa n on intende aprire uno dei tanti tavoli. Lo scopo è quello di avere uno spazio per tratteggiare un assetto dell’intervento pubblico in grado di esaminare vincoli di spesa e incentivi.
Ma anche libere dinamiche derivanti dalla concorrenza rispetto all’esperienza degli ultimi mesi in cui sono emerse «resistenze» che sono il retaggio di vecchi assetti protezionistici e incrostazioni corporative che non hanno favorito nè il miglioramento della distribuzione nè l’innovazione dei farmaci, spiegano fonti sindacali.
R.E. 
af

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