Far ripartire settori industriali chiave per l’economia e lo sviluppo del Paese, come quellofarmaceutico, per impedire che la crisi continui a mettere in pericolo i servizi sanitari. E’ questo l’obiettivo di ‘Lean Six Sigma’, il metodo organizzativo orientato a produrre eccellenza nelle aziende, presentato a Roma dalla Fondazione Msd e dalla Federazione italiana delle aziende sanitarie ed ospedaliere (Fiaso).
Un metodo che combina la potenza dell’analisi statistica dei dati in modo da eliminare sprechi e riduzioni dei tempi. La partnership tra la Fondazione Msd e la Fiaso si concretizzerà in futuro anche con l’avvio di progetti regionali di ‘clinical governance’, ovvero progetti pilota in Asl o aziende ospedaliere. "La salute è un elemento della politica sociale e industriale – dice Pierluigi Antonelli, presidente e amministratore delegato di Msd Italia – quindi dobbiamo ottimizzare i processi e migliorare l’appropriatezza delle prestazioni".
Il progetto è ambizioso: promuovere un’alleanza con le istituzioni e trasformare il sistema sanitario secondo criteri di qualità e eccellenza. "Auspico incontri virtuosi con attori privati – sostiene Giovanni Monchiero, presidente Fiaso – ma anche una programmazione sanitaria orientata a innescare processi di miglioramento delle performance aziendali".
"La crisi economica – sostengono gli organizzatori dell’evento – sta mettendo in crisi la competitività di settori come quello farmaceutico. Con una produzione annua di 25 miliardi di euro, un export del 61%, 2,4% di investimenti annui e 65mila dipendenti altamente qualificati, di cui 6mila ricercatori, il settore è messo a dura prova da una pericolosa successione di manovre correttive".
Si stima che l’impatto di queste misure, tra il 2006 e il 2010, sia stato superiore a 11 miliardi di euro, e che sarà chiamato a contribuire, solo per quest’anno, per il 40% al recupero di risorse sanitarie, a fronte di un peso della farmaceutica sul totale della spesa sanitaria pari a circa il 16%. "Se &eg