Sono alcuni dei provvedimenti del programma di Governo per la Sanità illustrato oggi dalla ministra della Salute Livia Turco alla commissione Affari Sociali della Camera.
Punto di riferimento delle linee presentate da Livia Turco è il programma elettorale dell’Unione. “Esso, però – scrive Turco nel documento – è qui precisato e sviluppato da quanto ho avuto modo di ascoltare ed anche imparare in questo mese di lavoro da parte delle tante e preziose competenze del ministero, delle Regioni e delle altre Istituzioni di governo locale, dei medici, delle professioni sanitarie, dei farmacisti, degli imprenditori, dei sindacati, del mondo del volontariato e delle organizzazioni di tutela e dei consumatori, delle comunità religiose, dei singoli cittadini. Ascolto che proseguirà in modo intenso nel mese di luglio e che sarà una costante del mio lavoro, con la finalità di contrarre un nuovo Patto per la salute, un vero e proprio New Deal per la sanità italiana che sappia raggiungere e coinvolgere tutte le componenti del sistema finalizzandone l’operato verso un unico grande obiettiv ridefinire modi e forme del sistema perché esso sia finalmente orientato verso i bisogni e le esigenze dei cittadini. Ma che sappia anche considerare la produzione del benessere e della salute come il principale baricentro delle nostre politiche. A bisogni di salute sempre più crescenti devono infatti corrispondere investimenti adeguati sull’insieme delle strategie comprese tra la prevenzione della malattia, la responsabilizzazione dei cittadini e il controllo complessivo dei diversi ‘determinanti della salute’ (stili di vita, ambiente, lavoro, condizioni sociali ed economiche)”.
Punto di riferimento delle linee presentate da Livia Turco è il programma elettorale dell’Unione. “Esso, però – scrive Turco nel documento – è qui precisato e sviluppato da quanto ho avuto modo di ascoltare ed anche imparare in questo mese di lavoro da parte delle tante e preziose competenze del ministero, delle Regioni e delle altre Istituzioni di governo locale, dei medici, delle professioni sanitarie, dei farmacisti, degli imprenditori, dei sindacati, del mondo del volontariato e delle organizzazioni di tutela e dei consumatori, delle comunità religiose, dei singoli cittadini. Ascolto che proseguirà in modo intenso nel mese di luglio e che sarà una costante del mio lavoro, con la finalità di contrarre un nuovo Patto per la salute, un vero e proprio New Deal per la sanità italiana che sappia raggiungere e coinvolgere tutte le componenti del sistema finalizzandone l’operato verso un unico grande obiettiv ridefinire modi e forme del sistema perché esso sia finalmente orientato verso i bisogni e le esigenze dei cittadini. Ma che sappia anche considerare la produzione del benessere e della salute come il principale baricentro delle nostre politiche. A bisogni di salute sempre più crescenti devono infatti corrispondere investimenti adeguati sull’insieme delle strategie comprese tra la prevenzione della malattia, la responsabilizzazione dei cittadini e il controllo complessivo dei diversi ‘determinanti della salute’ (stili di vita, ambiente, lavoro, condizioni sociali ed economiche)”.
Da “il Bisturi” del 27/06/06