Truffa ai danni del sistema sanitario, indagati dirigenti gruppo ospedaliero San Donato
Con loro la rappresentante legale di un’azienda produttrice. Perquisiti gli uffici dell’assessorato regionale alla sanità
Due dirigenti del gruppo ospedaliero San Donato sono indagati nell’inchiesta della procura di Milano, coordinata dal pm Luca Poniz, sull’ipotesi di truffa sui rimborsi per farmaci acquistati dagli ospedali. I due dirigenti, Giacomo Cavallazzi. e Massimo Stefanato, sono indagati insieme a Cinzia Volpin Falasco, la rappresentante legale dell’azienda farmaceutica Mylan.
Le condotte contestate vanno dal 1 gennaio 2013 al 1 gennaio 2017. Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Milano ha effettuato perquisizioni e acquisizioni di documenti anche nella sede di Regione Lombardia. Non risultano indagati tra pubblici ufficiali, funzionari della Regione o politici. Tra gli uffici perquisiti anche quelli dell’assessorato regionale alla sanità: la perquisizione è stata confermata dall’assessore Giulio Gallera.
“L’intervento – ha dichiarato Gallera – era finalizzato ad acquisire documentazione relativa all’attività di controllo e gestione dei flussi informativi e contabili originati da strutture ospedaliere private in merito all’utilizzo dei farmaci “File F”, termine con cui si condificano farmaci acquistati direttamente dagli ospedali ma a carico del servizio sanitario nazionale, e in merito al loro collegamento con ditte produttrici di tali farmaci”.
“Regione Lombardia – ha aggiunto Gallera – ha fornito la massima collaborazione alla magistratura mettendo a disposizione tutta la documentazione richiesta. Attendiamo di conoscere gli sviluppi dell’indagine, che appare in fase embrionale, per comprendere se ci sia stata una truffa ai danni della Regione. Se così fosse, come il presidente Fontana ha già annunciato, non esiteremo a costituirci parte civile”.
Il reato contestato e’ associazione per delinquere finalizzata alla truffa e vengono contestate condotte che vanno dal primo gennaio del 2013 al primo gennaio 2017. L’inchiesta, come si legge sempre nel documento (di perquisizione), e’ scattata con l’apertura del fascicolo il 29 settembre dello scorso anno. Ieri le perquisizioni anche negli uffici della Regione Lombardia e in particolare di un dirigente regionale, che dagli atti non risulta indagato.
Nell’ambito delle attivita’ investigative svolte ieri dalla Guardia di Finanza di Milano in Regione Lombardia, e’ stato perquisito anche l’ufficio di Massimo Luigi Alberto Medaglia, dirigente assegnato alla Direzione Generale Welfare Struttura Farmaco, dispositivi e HTA in Regione Lombardia. La sua tecnicamente e’ una ‘perquisizione presso terzi’, non essendo iscritto nel registro degli indagati.
I magistrati spiegano nel decreto che “vi e’ fondato motivo di ritenere che nella disponibilita’ di Medaglia” vi sia “documentazione relativa alle attivita’ di gestione e controllo dei flussi informativi contabili generati dal Gruppo ospedaliero San Donato rispetto all’utilizzo di farmaci da rendicontare mediante la procedura codificata come ‘File F’, ad eventuali attivita’ di controllo /audit esperite rispetto ai produttori dei farmaci, ai rapporti (anche personali) intercorsi con manager del gruppo e/o fornitori, alla partecipazione ad eventi – pubblicita’ e/o seminari organizzati rispetto a settori ove vi e’ l’impiego dei farmaci classificati come ‘File F’. Oltre che l’ufficio di Medaglia, sono state perquisite anche l’auto e l’abitazione.
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