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Svizzera. L’Ufficio federale della salute abbassa il prezzo di 300 farmaci

L'Ufficio federale della sanità pubblica ha rivalutato i prezzi e prevede un risparmio di 90 milioni di franchi

Riesame dei medicamenti 2024: risparmi per 90 milioni di franchi

Ufficio federale della sanità pubblica – 31 ottobre 2024

Berna, 31.10.2024 – Nel quadro del riesame triennale del 2024, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha abbassato in media del 12 per cento i prezzi di quasi 300 medicamenti. In seguito a questo riesame, si attendono risparmi di almeno 90 milioni di franchi (ndr: €95,12 mln), a cui si sommano i 165 milioni di franchi (ndr: € 174,39) risparmiati lo scorso anno.

L’UFSP verifica ogni anno l’efficacia, l’appropriatezza e l’economicità di un terzo dei medicamenti che figurano nell’elenco delle specialità, poiché ogni medicamento deve soddisfare questi criteri affinché i suoi costi siano assunti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). In tale occasione vengono riesaminati anche i prezzi.

L’UFSP ha suddiviso i medicamenti dell’elenco delle specialità in tre unità di uguali dimensioni e ogni anno procede al riesame di un’unità; dopo tre anni si conclude un ciclo di riesame. I medicamenti riesaminati quest’anno sono impiegati, per esempio, per il trattamento delle malattie della pelle nonché di quelle del sistema nervoso e del sangue.

Per il 55 per cento dei preparati originali riesaminati sono state disposte riduzioni di prezzo, mentre per il restante 45 per cento non si è resa necessaria alcuna riduzione, poiché, rispetto ad altri medicamenti e a quelli degli Stati di riferimento, questi preparati risultano ancora economicamente convenienti.

Contemporaneamente ai preparati originali sono stati riesaminati generici, medicamenti in co-marketing e biosimilari: per quasi il 70 per cento di questi medicamenti, il riesame ha comportato una riduzione di prezzo. Sulla base delle riduzioni di prezzo disposte a partire dal 1° dicembre 2024, l’UFSP prevede risparmi di almeno 90 milioni di franchi.

Ulteriori risparmi per il 2023
Nel frattempo, il riesame del 2023 ha potuto essere in gran parte concluso. Ne risultano risparmi per almeno 165 milioni di franchi, un importo superiore ai 120 milioni di franchi stimati lo scorso autunno. Negli ultimi due cicli 2017–2019 e 2020–2022, il riesame dei medicamenti ha portato già un risparmio complessivo pari a 740 milioni di franchi (ndr: € 782,12) per l’AOMS.

Prezzi dei medicamenti e sicurezza dell’approvvigionamento

Le difficoltà di approvvigionamento di medicamenti, in aumento in tutto il mondo, interessano anche la Svizzera. Per garantire un approvvigionamento di medicamenti a prezzi convenienti anche per il 2024, tra le altre cose, l’UFSP ha nuovamente concesso eccezioni per i medicamenti impiegati per il trattamento del dolore o delle tensioni muscolari dolorose, rinunciando a riduzioni di prezzo. Complessivamente, negli ultimi due anni sono state concesse circa 90 eccezioni.


IL PREZZO DI QUASI 300 MEDICAMENTI CALERÀ, ZANINI: “IL RISCHIO È DI AGGRAVARE LA PENURIA”

 

Ticino news – 31 ottobre 2024

Il farmacista cantonale mette in guardia sulle criticità della strategia adottata dall’Ufficio federale della sanità pubblica. “Il pericolo è che determinati prodotti vengono resi ancora meno interessanti per l’industria farmaceutica”.

È notizia di oggi: da dicembre, quasi 300 medicamenti costeranno, in media, il 12% in meno. Lo ha deciso l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) nel quadro del riesame triennale del 2024. Una decisione, scrive l’Ufsp in una nota, che potrebbe far risparmiare almeno 90 milioni di franchi, a cui si sommano i 165 milioni risparmiati lo scorso anno.

Una novità “positiva, di principio. Ma c’è anche il rovescio della medaglia”, avverte il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, interpellato da Ticinonews. “Nella massa dei farmaci il cui prezzo viene abbassato troviamo medicamenti oggi molto costosi, che subiscono una diminuzione importante e questa è una buona cosa”.

Vi sono però anche dei prodotti, il cui prezzo oggi è fissato a pochi franchi, “che vengono abbassati di un piccolo importo in termini assoluti”. In questo caso “non solo non c’è un grande guadagno, ma questi farmaci vengono resi ancora meno interessanti per l’industria farmaceutica. Il rischio, dunque, è che si peggiorino i noti problemi di approvvigionamento”.

Per citare un esempio concreto “vorrei ricordare che i prodotti a base di oppiacei fanno parte, assieme agli antibiotici, di quelli con il più grande problema di approvvigionamento, perché per l’industria farmaceutica non sono sufficientemente redditizi”. Se il loro prezzo venisse ulteriormente abbassato “chi li mette in commercio sarebbe ancora meno motivato a farlo”.

 

Redazione Fedaiisf

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