Brevetti ‘evergreen’ fanno impennare i costi sanitari. Le strategie con cui le aziende farmaceutiche modificano leggermente la formulazione del loro farmaco di marca, trasformandolo in un cosiddetto prodotto di ‘follow on’ – magari combinando più formulazioni o producendo forme a lento rilascio, e dando vita così a molecole di ‘seconda generazione’ – in modo da poter estendere il brevetto, contribuisce sostanzialmente a un aumento dei costi sanitari complessivi, almeno nel cantone svizzero di Ginevra.
E’ quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori internazionali pubblicato su ‘Plos One’ . Si tratta, dicono i ricercatori diretti da Nathalie Vernaz del Geneva University Hospitals, di risultati importanti, in quanto forniscono un’ulteriore testimonianza del fatto che le politiche che incoraggiano la prescrizione dei farmaci generici potrebbero tradursi in un risparmio per la spesa sanitaria.
I ricercatori hanno raggiunto queste conclusioni analizzando l’impatto di otto farmaci di follow on, con dati rilasciati da ospedali e farmacisti di comunità a Ginevra tra il 2000 e il 2008.
Durante il periodo di studio, gli autori hanno trovato che il numero di pazienti trattati con un prodotto griffato o di follow on è aumentato da 56.686 nel 2001 a 131.193 pazienti nel 2008. Il costo totale per tutti i farmaci studiati è stato 171,5 mln di euro, di cui 103,2 mln di euro per il farmaci di marca, 41,1 mln di euro per quelli di follow on e 27,2 mln per i generici.
Margherita Lopes – 5 giugno 2013 – PharmaKronos