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Stability Assogenerici: “More cuts in healthcare? Only Greece has cut more than us and we know how it turned out”

L’associazione esprime molta preoccupazione per i possibili nuovi tagli e ricorda il caso della Grecia dove i tagli massicci alla farmaceutica hanno avuto pesanti ricadute sulla salute della popolazione. E inoltre – dice Häusermann –  non si dimentichi che la farmaceutica resta uno dei pochi volani industriali del nostro Paese.

12 DIC – AssoGenerici esprime la sua preoccupazione per una situazione nella quale si considera la tutela della salute esclusivamente come un capitolo di spesa tra tanti, da affrontare con tagli lineari in competizione con altri. “Ci sembra la riproposizione di una vecchia logica” dice il presidente di AssoGenerici Enrique Häusermann “che non soltanto non produce risultati apprezzabili sul piano del risanamento della spesa pubblica ma crea, soprattutto in una fase di crisi gravissima come quella attuale, pesantissime conseguenze sociali, visto che i cittadini vedono ridursi giorno per giorno una delle reti di supporto fondamentali”.

AssoGenerici sottolinea come ormai da anni la spesa sanitaria italiana sia in contrazione costante soprattutto in termini reali e in particolare nel settore dell’assistenza farmaceutica, la cui spesa è costantemente sotto controllo e accertabile.

“Solo la Grecia ha tagliato di più, ma ha pagato questa scelta con il ripresentarsi nelle corsie ospedaliere di condizioni, per esempio nel carcinoma mammario, che non si osservavano più dai tempi di Bernardino Ramazzini. Crediamo che questo sia uno scenario che nessuno vuole si presenti anche in Italia” conclude Enrique Häusermann.

“Dobbiamo dunque ringraziare il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per l’opera che finora ha svolto per tutelare il Servizio sanitario nazionale attraverso una politica di razionalizzazione della spesa e non di misure meramente contabili, come confermato nell’incontro che ha avuto con una nostra delegazione.  Chiediamo ora che le Regioni vogliano ascoltare le preoccupazioni espresse da tutto il comparto sanitario che non solo opera in un settore centrale per i cittadini ma costituisce uno dei motori economici dei settori industriali del paese che maggiormente può contribuire alla ripresa economica del paese in termini di fatturato, occupazione, export e indotto, significativamente anche sul piano della ripresa occupazionale. Non si dimentichi che per ogni euro speso per la produzione farmaceutica in Italia, si generano 2,09 euro ripartiti su tutti i settori dell’economia nazionale. Nessun altro paese europeo può esibire un dato analogo, così come nell’UE nessuno può vantare un tasso di esportazione di prodotti pari al 60%”.

12 dicembre 2014 – quotidianosanità.it

Stabilità. Federfarma: “No ai soliti tagli alla farmaceutica territoriale. A rischio assistenza a cittadini”

In caso di nuovi tagli il servizio e l’occupazione in farmacia non saranno più garantiti”. Lo ha denunciato la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, giudicando “intollerabile” e “incomprensibile” la mancata capacità della parte pubblica di intervenire su sprechi e inefficienze continuando ad insistere sulla voce di spesa più “trasparente” e “controllata”.

11 DIC – “Se fossero confermate le voci secondo le quali nella legge di stabilità verrebbero inseriti nuovi tagli lineari alla spesa farmaceutica convenzionata richiesti dalle Regioni, si determinerebbero pesanti conseguenze negative sui livelli di assistenza garantiti ai cittadini e sui livelli occupazionali del settore”. Lo denuncia Federfarma, la Federazione nazionale che rappresenta le farmacie private, ricordando come finora, nonostante i ripetuti interventi di contenimento della spesa farmaceutica convenzionata, le farmacie abbiano garantito un servizio di qualità.

“In caso di nuovi tagli il servizio e l’occupazione in farmacia non saranno più garantiti – dichiara Annarosa Racca, Presidente di Federfarma -. È intollerabile e incomprensibile che la parte pubblica non riesca a intervenire sulle voci di spesa in cui si annidano gli sprechi e le inefficienze e continui a insistere su tagli sulla farmaceutica convenzionata, la spesa più trasparente e controllata, che da anni è in calo e rispetta il tetto stabilito dalla legge”.

“La spending review è finita nel cassetto e si continua a ricorrere alla vecchia logica di tagliare dove è più facile, dimenticando che la spesa farmaceutica convenzionata rappresenta poco più del 10% del Fondo sanitario nazionale e che, a differenza di altre voci di spesa, è totalmente trasparente e priva di sprechi. Infatti – osserva la Presidente di Federfarma – grazie ai dati forniti gratuitamente dalle farmacie, l’amministrazione pubblica sa, in qualunque momento, quale farmaco è consegnato a quale cittadino e da quale medico è stato prescritto, con quali costi per il sistema”.

“Le farmacie – conclude Racca – confidano che le Regioni sappiano individuare dove intervenire senza penalizzare i cittadini e colpendo sprechi e inefficienze e che il Governo e il Ministro Lorenzin, che hanno sempre sostenuto la necessità di non apportare ulteriori tagli alla farmaceutica, intervengano per scongiurare tagli che porterebbero alla chiusura di molte farmacie, primo presidio sanitario sul territorio, con gravi conseguenze per la salute dei cittadini”.

11 dicembre 2014 – quotidianosanità.it

La sanità è per tutti, salviamo l’articolo 32

 IL DOCUMENTO DELLE REGIONI SUL DDL STABILITÀ

GLI EMENDAMENTI SULLA SANITÀ.

Articolo 32 della Costituzione

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Redazione Fedaiisf

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