“No a 21 sistemi diversi di accesso ai farmaci. Si rischia un danno etico a scapito dei cittadini”. Con queste parole Nello Martini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, ha ribadito la “indiscutibilità dei Livelli essenziali di assistenza e il principio di solidarietà del nostro Servizio sanitario nazionale che non può essere vanificato da iniziative regionali e meccanismi di devoluzione”, nel suo intervento ieri a Roma al Convegno sui ‘Farmaci innovativi. Qualità, efficacia e appropriatezza”, organizzato dall’Associazione culturale Giuseppe Dossetti.
Martini ha dunque sottolineato, dati alla mano, l’aspetto solidaristico del sistema farmaceutico italiano “che non ha eguali in altri Paesi”, testimoniato dall’alta percentuale di rimborsabilità da parte del Ssn. “Nel 2006 – ha riferito – su una spesa farmaceutica totale di oltre 23 miliardi di euro, ben il 75% è pagato dal Ssn (13,4 miliardi di euro per la fascia A e 3,9 mld per quella ospedaliera) contro il 25% a carico dei cittadini (5,8 mld di euro). E tutte le patologie croniche sono completamente coperte dal Ssn. Una solidarietà che vince la sfida con molti grandi Paesi europei, se si pensa – ha concluso – che in Francia la rimborsabilità si ferma al 40%, in Germania è garantita solo attraverso mutue complementari e in Finlandia è del 50%”.
Da “farmacista33.it”
Martini ha dunque sottolineato, dati alla mano, l’aspetto solidaristico del sistema farmaceutico italiano “che non ha eguali in altri Paesi”, testimoniato dall’alta percentuale di rimborsabilità da parte del Ssn. “Nel 2006 – ha riferito – su una spesa farmaceutica totale di oltre 23 miliardi di euro, ben il 75% è pagato dal Ssn (13,4 miliardi di euro per la fascia A e 3,9 mld per quella ospedaliera) contro il 25% a carico dei cittadini (5,8 mld di euro). E tutte le patologie croniche sono completamente coperte dal Ssn. Una solidarietà che vince la sfida con molti grandi Paesi europei, se si pensa – ha concluso – che in Francia la rimborsabilità si ferma al 40%, in Germania è garantita solo attraverso mutue complementari e in Finlandia è del 50%”.
Da “farmacista33.it”