Come già detto all’uscita del report dell’Aifa, il segno meno fisso non è una sorpresa: la bassissima morbilità registrata nel periodo invernale ha determinato un vero e proprio crollo nei consumi, testimoniato non solo dalla contrazione delle ricette ma anche dagli arretramenti che le rilevazioni di Federfarma registrano nelle principali categorie del “freddo” (antimicrobici -27,4% a pezzi e -25,6% a valori, farmaci per il sistema respiratorio -19,1 e -15,6%). Il calo è stato particolarmente forte a gennaio, con
In controtendenza, invece, l’incidenza di ticket e compartecipazioni a carico degli assistiti, che a marzo sono arrivate a rappresentare il 14,3% della spesa farmaceutica convenzionata quando un anno prima erano il 13,7%. In cifre il contributo dei cittadini vale oltre 132 milioni di euro, il 66% dei quali (secondo dati Aifa) proveniente dal cosiddetto ticket sugli equivalenti, ossia il pagamento della differenza di prezzo tra quota di rimborso e prezzo del prodotto dispensato.
(AS – Federfarma – 01/07/2016)
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