Continua a crescere in Italia la spesa sostenuta dalla Pubblica Amministrazione per beni e servizi sanitari. Fra le varie voci, ha conosciuto un particolare incremento negli ultimi dieci anni quella per per i farmaci, che è aumentata del 278%. Un dato – emerso da un’analisi della Cgia di Mestre, diffusa nei giorni scorsi – che desta grande preoccupazione in Federfarma.
Le cifre in dettaglio
Confrontando la qualità della spesa sostenuta dalla PA italiana con quella degli altri principali Paesi europei, emerge che nel nostro caso la sanità rappresenta la principale voce di costo: nel 2014 ha assorbito circa 30,5 miliardi (un terzo della spesa complessiva), mentre nel 2004 erano stati 18,9.
Complessivamente dal 2004 al 2014 la crescita della spesa per la sanità è stata del 61,5% e rappresenta oggi l’1,9% del Pil, mentre la media dei Paesi dell’area Euro non supera lo 0,9%. A pesare “su tale crescita – sottolinea Federfarma sul portale web – c’è quella relativa a farmaci (per ospedali e distribuzione diretta) e dispositivi medici, che in un decennio è triplicata”. Dal 2004 al 2014 è infatti passata da poco più di uno a quasi 4 miliardi di euro, per un incremento del 278%. La spesa per servizi ospedalieri, che arriva a quasi 16 miliardi, in dieci anni è cresciuta invece del 38%. Quella per la gestione dei rifiuti sanitari, ha toccato nel 2014 i 9 miliardi e nel periodo è cresciuta del 95%.