Il 55%, comunque, preferebbe usare sempre lo stesso farmaco. E’ quanto emerge da un’investigation Medi-Pragma rivolta anche a medici e farmacisti. Secondo i quali la norma non darà un impulso decisivo all’affermazione del farmaco generico in Italia, creando piuttosto tanto confusione.
12 SET – Non è poi così vero che i medici, e tanto meno i farmacisti, osteggiano i farmaci equivalenti. Secondo quanto rivela una survey promossa da Medi-Pragma, anzi, medici e farmacisti informano e propongono la sostituzione di un farmaco di marca con un generico spesso e anche molto spesso. Tuttavia, ai pazienti non piace l’idea di dovere essere loro a scegliere da soli se optare per generico o continuare ad assumere il farmaco branded.
L’indagine per comprendere le reazioni di cittadini e professioni sull’Art.15 della Spending Review, condotta nel periodo dal 31 agosto e l’08 settembre (con metodica CAWI, on line) su un campione rappresentativo di 148 pazienti, 207 medici di famiglia e 203 farmacisti rileva infatti che ben il 43% dei pazienti non si sente in grado di scegliere tra i due farmaci. Questo perché si fida del medico e di quello che prescrive, e non crede che spetti al paziente compere tale scelta. I cittadini, infatti, non si sentono competenti o non sono certi che il medico condividerebbe la scelta. Inoltre, non piace l’idea di una norma “scarica barile”.
I dubbi dei cittadini forse sono anche la conseguenza del fatto che, come emerge dalla survey, il 79% di loro non ha mai usato un farmaco equivalente. Nonostante due terzi degli intervistati affermi di fidarci dei generici “perché contengono lo stesso principio attivo”. E nonostante il 38% dei pazienti affermi che il medico li prescriva occasionalmente, il 20% che li prescriva spesso e il 3% molto spesso. Il 21% degli stessi pazienti, inoltre, ammetta che il medico di famiglia informa spesso (l’8% molto spesso) sulla disponibilità di farmaci equivalenti. E ancora più lo fanno i farmacisti (spesso secondo il 29% dei pazienti e molto spesso secondo il 27%).
Eppure il 55% dei pazienti ammette di preferire continuare a usare i farmaci della stessa marca. In generale, il 57% sostiene di sentirsi comunque pronto a scegliere da solo se optare per un farmaco griffato o un generico, possibilità che per molti è anche “giusta”. In media, sarebbero disposti a pagare di