Che la sostituzione in farmacia continui a creare parecchi mal di pancia tra i medici di famiglia non è un mistero. Fanno però notizia i venti di guerra provenienti dal Veneto, dove la rappresentanza regionale della Fimmg (la più rappresentativa tra le sigle della medicina generale) minaccia il boicottaggio della sostituibilità se Regione e Federfarma non avvieranno entro la fine del mese un confronto con il sindacato. Come molti ricorderanno, la Fimmg Veneto aveva avuto già modo di esprimersi sulla questione nel novembre scorso, con un sondaggio on line dal quale risultava che per l’84% dei medici il farmaco prescritto non può essere cambiato. Ora la richiesta di un tavolo di concertazione tra generalisti, titolari e amministrazione regionale, con l’obiettivo – come scrive la stessa Fimmg in una circolare – di «riprenderci il potere prescrittivo sul farmaco eroso nel tempo dalla nostra passività e dall’attivismo commerciale dei farmacisti». E se il tavolo non fosse convocato nei tempi previsti? Allora scatterebbe il boicottaggio: entro la fine del mese i gestionali di studio più comunemente usati dai medici dovrebbero ricevere una modifica grazie alla quale la dicitura "non sostituibile" può essere selezionata direttamente dal computer. Nel caso in cui la richiesta della Fimmg Veneto rimanesse inascoltata, dal 1° aprile i medici del sindacato comincerebbero ad apporre tale scritta su tutte le ricette prodotte, senza alcuna eccezione. «Se applicata su ampia scala» scrive ancora la Fimmg «questa azione può sconvolgere di fatto il mercato del farmaco, riportandolo sotto il nostro pieno controllo con un solo semplice atto, a vantaggio dei nostri pazienti che subiscono continue modifiche della terapia».
Farmacista33 – 15 marzo 2011