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Sono 16.000 nel 2023 le segnalazioni complessive di aggressioni a operatori sanitari

Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari, organizzato in collaborazione con INAIL, per promuovere l’attenzione e l’informazione sulla preoccupante crescita del numero di episodi di violenza.

Ministry of Health

Sono state oltre 16mila, nel 2023, le segnalazioni complessive di aggressioni a operatori sanitari sull’intero territorio nazionale, per un totale di circa 18mila operatori coinvolti nelle aggressioni segnalate. A segnalare i 2/3 delle aggressioni sono state professioniste women, coerentemente con la composizione di genere del personale sanitario. Le fasce d’età più colpite sono quelle tra i 30-39 anni e tra i 50-59 anni. There professione più interessata è quella degli nurses, followed by doctors And operatori socio-sanitari. I setting più a rischio sono risultati essere i Pronto Soccorso and the Aree di Degenza e gli aggressoriprincipalmente gli Utenti/Pazienti. The 26% delle aggressioni segnalate sono fisiche, Il 68% sono aggressioni verbali; il 6% delle aggressioni avviene contro beni di proprietà del professionista sanitario aggredito.

È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (ONSEPS), istituito presso il Ministero della Salute con specifici compiti di monitoraggio, studio e promozione di iniziative volte a garantire la sicurezza dei professionisti sanitari, i cui risultati sono stati presentati da Francesco Saverio Mennini, Capo del Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale del Ministero della Salute e da Mariella Mainolfi, Direttore generale delle Professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale del Ministero della Salute

L’attività di rilevazione dell’Osservatorio è avvenuta attraverso una specifica scheda di monitoraggio trasmessa ai Centri Regionali per la gestione del Rischio sanitario, tramite l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza in sanità (ONBP), che ha permesso di acquisire, per la prima volta, dati omogenei a livello nazionale. Il contributo delle Regioni è stato al centro dell’intervento di Claudio Costa, Coordinatore dell’area tecnica risorse umane della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Il monitoraggio effettuato dall’Osservatorio contrasta la potenziale sottostima del fenomeno: ha infatti un ambito di indagine più ampio di quelli già esistenti poiché non si riferisce solo agli eventi di maggiore gravità e include oltre alle aggressioni fisiche, anche quelle verbali e quelle contro la proprietà di operatori.

I dati INAIL, che presentano il fenomeno della violenza contro gli operatori sanitari e socio-sanitari in ottica assicurativa, sono stati presentati da Silvia D’Amario, Coordinatrice generale della consulenza statistico attuariale Inail e Patrizio Rossi, Sovrintendente sanitario centrale Inail.

Nel 2023, l’Osservatorio ha fornito indicazioni per la definizione di misure di prevenzione efficaci con specifiche proposte per l’aggiornamento della Raccomandazione n. 8 del 2007 del Ministero della Salute “Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari”.

Per quanto riguarda la formazione degli operatori sanitari, che rappresenta una delle misure di prevenzione, nel corso del 2024 partiranno attività formative secondo gli standard minimi individuati dall’Osservatorio in collaborazione con i rappresentanti di Agenas.

Tutte le attività dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie sono riportate all’interno della relazione annuale che il Ministro della salute ha trasmesso al Parlamento.

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Redazione Fedaiisf

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