Alla Sigma Tau sono cessate le forme di protesta, ma di certo non le richieste di attenzione. Oggi le RSU hanno diffuso un comunicato stampa attraverso il quale richiedono all’azienda di rispettare l’accordo firmato concretizzandolo in un calendario di incontri. “In una situazione drammatica come quella creata dalle decisioni assunte dell’Azienda – dichiarano le OO.SS. – il Sindacato ritiene di aver dato strumenti per affrontarla meglio con l’ipotesi di accordo sottoposta a consultazione. Noi ci siamo assunti le nostre responsabilità; pretendiamo, però, lo stesso atteggiamento anche dall’altra parte del tavolo”. E per farlo serve sapere con chi parlare. “E perciò necessario – proseguono infatti i sindacati – che l’Azienda indichi, fin da subito, un interlocutore affidabile, con mandato pieno, capacità relazionali per affrontare sia le tematiche generali ed organizzative che le emergenze giornaliere. Il metodo di confronto che si intende usare in questa fase non è secondario; bisogna essere coerenti con quanto discusso e tutto quello scritto non può restare sulla carta. Per questo motivo oggi nessuno si può sfilare ed è necessario, come già richiesto dalla RSU, che si formalizzi immediatamente un calendario di incontri su tutti gli argomenti discussi. Assume priorità fare chiarezza sulle modalità che l’Azienda intende attuare per le operazioni di esternalizzazione”.
Nel frattempo Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra rinnova l’appoggio ai lavoratori. “Dopo 45 giorni chiude il “Pala-Tau”, questo è il nome che i lavoratori hanno dato alla struttura che il PRC_Federazione della Sinistra ha montato sul piazzale dell’azienda, per sostenerli nella lotta iniziata il 17 gennaio, siamo stati lì con loro dal primo giorno – ricordano i volontari sempre presenti sul piazzale – Abbiamo preparato pasti caldi, fatto discussione politiche sulla loro situazione specifica ma anche su argomenti nazionali. E’ stato un’incontro politico ma anche umano non solo con i lavoratori ma anche con i loro rappresentanti sindacali. I giorni sono stati tanti, anche sotto la neve, è straziante assistere alla distruzione di vite umane, perché questo significa perdere il posto di lavoro, finale già scritto nel periodo storico che sta smantellando ogni diritto acquisito in nome del profitto. E’ stata un’esperienza di grande insegnamento politico, una prova sul campo, una lezione sulla lotta dei lavoratori e sulle lotte sindacali, che ha il sapore di altri tempi, ma che invece è di grandissima attualità. Si sta perpetrando un attacco al lavoro e ai lavoratori feroce, si vuole addirittura abolire l’Art. 18. E’ già da qualche anno che aziende che non sono in crisi mandano al lastrico i loro dipendenti e loro delocalizzano in paradisi fiscali”. Il PRC_Federazione della Sinistra allarga la visuale sull’intero territorio pometino. “Pomezia, uno dei poli industriale più importanti della Regione Lazio, è stata coinvolta in pieno da questa grave crisi: Playtex, Casa Mercato, Herla, Emmelunga Aiazzone, solo per ricordare qualche vertenza. Il nostro partito è da sempre a fianco dei lavoratori, è così che concepiamo la Politica, con azioni concrete, la difesa del lavoro e dei lavoratori passa attraverso la solidarietà e il sostegno alle loro lotte, noi è così che pratichiamo la politica”. Il partito rimarca infine i suoi timori. “Il 15 marzo i lavoratori hanno democraticamente votato l’ipotesi di accordo, i si sono stati 828 e 343 i no, e sono stat