Mo.Di.Me.G.
Movement for the transition to Dependence of General Practitioners
L’acronimo è MoDiMeG e sta per Movimento per il passaggio alla dipendenza dei medici di medicina generale: disponibile sul web da qualche giorno, il sito (www.modimeg.it) contiene un manifesto che propone un progressivo passaggio al rapporto di lavoro dipendente dei medici convenzionati. Le ragioni ven! gono spiegate nell’introduzione al manifesto: «negli ultimi anni abbiamo assistito all’introduzione ope legis di nuovi compiti e incombenze burocratiche per i medici dell’area della medicina generale, dimenticando che essi intrattengono con il Servizio sanitario nazionale un rapporto di prestazione d’opera di tipo libero-professionale, secondo il quale a ogni mansione deve corrispondere il relativo emolumento, normato da un accordo di lavoro nazionale o locale». Il sito propone una discussione in merito alla contrattualizzazione della medicina generale, confutando la principale obiezione, che il rapporto di lavoro dipendente, con orario e mansioni definite, mal si concili con l’attività della medicina generale, basata sul rapporto fiduciario e sulla scelta da parte dell’assistito. Questa obiezione, oppongono i promotori del movimento, «è fondata su una vecchia e rigida concezione del lavoro dipendente, mentre esistono già nel contratto! della dirigenza medica meccanismi di incentivazione utilizzabili per favorire l’acquisizione delle scelte e il mantenimento del rapporto fiduciario». Il movimento prescinde e mantiene la piena autonomia da tutte le organizzazioni sindacali, che non ritiene in grado di proporre un simile cambiamento. «Il sindacato maggioritario della medicina generale – dichiarano gli autori del manifesto – non è riuscito in questi anni a rappresentare le aspettative dei medici del territorio, per ritardi culturali e pregiudizi giuridici, continuando a difendere gli interessi consolidati e guardando prevalentemente a coloro che sono a un passo dalla pensione; fino al recente sostegno al decreto Balduzzi e all’accettazione di un prossimo rinnovo della convenzione a costo zero». Il movimento intende invece battersi per garantire ai medici diritti contrattuali paragonabili a quelli del rapporto di lavoro dipendente, in primis le ferie retribuite e la 13° mensilità.
3 maggio 2013 – DoctorNews33