Sì alla pubblicità sanitaria, purché vengano fissate regole precise sul linguaggio da utilizzare. Il ‘via libera’ viene da Ignazio Marino, presidente della Commissione Sanità del Senato, che ha parlato di questo argomento nel corso di un incontro organizzato a Roma sul codice di deontologia medica. “Misurare le parole, in questo campo, è di importanza fondamentale: non bisogna parlare di ospedali o strutture mediche come di prodotti da commercializzare. Ma non vedo perchè non si possano pubblicizzare i buoni risultati di un centro dando al cittadino informazioni preziose. In America – spiega Marino – i messaggi di divulgazione sanitaria sono molto ‘asettici’, non vengono date aggettivazioni inappropriate ma solo il dato. Anche in Italia è possibile farlo”.
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