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Sconcertante servizio di Striscia la Notizia. L’ISF fa perdere tempo al medico

Abbiamo assistito allo sconcertante servizio di “Striscia la Notizia” attuato dall’inviato Luca Abete. Il servizio di denuncia riguardava un ambulatorio di medicina generale nel napoletano in cui si vedevano pazienti in attesa in strada o seduti sui gradini dello stabile in cui era ubicato l’ambulatorio.

In tutto questo emergeva la sgradita ingerenza di un informatore farmaceutico (così l’hanno definito) che era entrato in ambulatorio facendo perdere tempo al medico.

Il servizio giornalistico si è così trasformato in una denuncia per l’inutile presenza di un “informatore scientifico del farmaco, ISF” (così ci definisce la legge). Inutile e dannoso perché avrebbe costretto una paziente sofferente a prolungare l’attesa su un gradino delle scale.

Da ciò emergono due problemi: uno è l’organizzazione dell’ambulatorio e due è la presenza dell’ISF. Sull’organizzazione dell’ambulatorio non ci soffermiamo, non essendo di nostra competenza.

È soprattutto sul secondo problema che vogliamo soffermarci. È chiaro che dell’ISF viene data una rappresentazione distorta che è quella dell’immaginario collettivo, che non risponde a verità probabilmente anche per colpa nostra che non ci facciamo conoscere meglio ma anche per certi giornalisti, come questo Abete, che non sanno di cosa parlano.

Non è in questa sede che vogliamo fare un trattato sull’attività degli ISF. Ci basta far presente che è una attività inserita nel SSN già al momento della sua costituzione è normata da Direttive europee, è regolamentata per legge (D.Lgs. 219/06), da linee guida della Conferenza delle Regioni, da una ventina di Regolamenti regionali. Secondo l’AIFA, l’ISF è l’unico “esclusivamente legittimato” a fornire al medico l’informazione sui medicinali e, come affermato recentemente anche dalla Cassazione, non è agente di commercio perché non deve vendere alcunché.

Certo un medico può anche andarsi a cercare lavori clinici, le sperimentazioni, ecc. sui vari farmaci, ma pensa fosse il sig. Abete che un medico impegnato come quello rappresentato nel servizio abbia tempo di farlo?

Lo fa l’informatore scientifico che non solo presenta nuovi farmaci dal punto di vista tecnico/scientifico, ma è anche portatore di documentazione (approvata da AIFA) farmacologica e clinica di aggiornamento sui medicinali.

Conviene a tutti che un medico conosca i farmaci che la farmacopea mette a disposizione in modo che possa scegliere con cognizione di causa il farmaco che ritiene più appropriato per ogni singolo paziente.

L’ISF, fra l’altro, aveva regolare appuntamento e concordiamo che sia ricevuto proprio con un appuntamento che non interferisca con le attività assistenziali.

Ci creda, caro Abete, quello dell’ISF non è tempo perso, è tempo guadagnato, utile al medico e agli stessi pazienti.

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Il fatto:

In data 28 Aprile 2021, durante il programma televisivo “Striscia la Notizia”, in onda su Canale 5, è stato trasmesso un servizio, riportato poi anche sul sito web del programma in parola e sulla pagina Facebook dell’inviato Luca Abete, dal titolo “Medici di base tramite finestra il Tour di Striscia”.

La prima parte del servizio, secondo l’informazione fornita durante la messa in onda, sarebbe stata registrata in data 15 Aprile 2021 in Campania (al tempo zona rossa), esattamente tra i Comuni di Napoli e Giugliano. Nel servizio televisivo si afferma che l’inviato si è recato presso alcuni studi di Medici di Medicina Generale e in tale frangente, sembra, che l’inviato Abete abbia raccolto il malumore di alcuni fantomatici pazienti che attendevano (in un momento in cui, si ribadisce, la Campania era zona rossa) il proprio turno in prossimità di una finestra di un immobile ove era presente uno studio medico.

Nella parte finale del servizio, l’inviato televisivo, si trova (il giorno 19 Aprile 2021) a Napoli presso un altro studio di un medico di medicina generale e lancia un messaggio oltremodo errato ed addirittura avventato, ovvero: “gli informatori scientifici (li chiama farmaceutici) fanno perdere tempo” e ancora “credo sia giusto dedicare tempo ai pazienti anziché agli informatori scientifici”.

Vorremmo far notare che gli informatori scientifici del farmaco entrano nello studio medico previo appuntamento secondo le modalità indicate dai sanitari e la consuetudine applicata dal rispettivo Ordine dei Medici o dall’USL locali e le indicazioni normative dettate dal Legislatore. Nel caso specifico l’Informatore scientifico del farmaco, oggetto della lunga  dissertazione televisiva del sig. Abete, aveva regolarmente fissato un appuntamento a scopo lavorativo  per il 19 Aprile 2021, che si è concluso nel giro di circa quindici minuti.

È da notare anche che nel periodo emergenziale e soprattutto in “zone rosse”, i pazienti devono contattare il proprio medico curante con modalità da remoto (telefono, email, etc) e presentarsi in ambulatorio esclusivamente in casi gravissimi (e non certamente per avere una prescrizione che si ottiene da remoto) e, ove possibile, previo appuntamento (e ciò a salvaguardia della propria salute). L’ISF non ha portato via il posto ad alcuno né ha allungato tempi di attesa.

Redazione Fedaiisf

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