L’industria farmaceutica paga la grande maggioranza dei medici per una ragione: per vendere al mercato i loro farmaci. Grazie agli sforzi degli informatori, testimoni esperti e reporter investigativi, sappiamo che le industrie farmaceutiche hanno manipolato studi clinici, hanno insabbiato risultati sfavorevoli, pubblicato articoli di riviste a nome di altri, hanno pagato percentuali ai maggiori prescrittori, hanno intimidito critici accademici, hanno redatto false riviste mediche e hanno manipolato linee guidee terapeutiche.
Published on ago 30 2014 // Health Questo articolo è stato scritto da Alessandro Rasman Medeterranews
Si tratta dell’articolo pubblicato sulla rivista scientifica Neurology Clinical Practice dell’American Academy of Neurology ed intitolato “I rapporti tra medici e case farmaceutiche. Ecco perché i medici non dovrebbero accettare denaro dall’industria farmaceutica“. [full text pdf]
Secondo il prof. Carl Elliott, docente del Centro di Bioetica dell’Università del Minnesota (USA), se abbiamo imparato qualcosa dal valore del contenzioso decennale, è che l’industria farmaceutica paga la grande maggioranza dei medici per una ragione: per vendere al mercato i loro farmaci.
E perché avremmo mai dovuto pensare diversamente? Le compagnie farmaceutiche non sono enti benefici. Esse non operano nell’ambito dell’istruzione, o della filantropia, o della riduzione della povertà, né tanto meno – diciamoci la verità, nell’ambito dell’assistenza sanitaria. La loro attività è produrre e vendere farmaci. A differenza di molte altre aziende, tuttavia, le compagnie farmaceutiche devono operare attraverso un intermediario per vendere i loro prodotti. Questo pone i medici in una posizione di singolare fiducia. Si collocano tra le corporazioni e i vulnerabili e spesso disperati pazienti, che quelle corporazioni chiamano “clienti”.
Nel 2010, l’industria farmaceutica ha superato l’industria della difesa come il principale truffatore dello stato. Le industrie farmaceutiche sonno state obbligate a pagare 19,8 miliardi di $ come multe in un periodo di 20 anni. Sebbene la maggiore categoria di multa è stata data per la promozione off-label, quella particolare promozione era semplicemente l’aspetto visibile di uno scandalo più ad ampio raggio.
Grazie agli sforzi degli informatori, testimoni esperti e reporter investigativi, sappiamo che le industrie farmaceutiche hanno manipolato studi clinici, hanno insabbiato risultati sfavorevoli, pubblicato articoli di riviste a nome di altri, hanno pagato percentuali ai maggiori prescrittori, hanno intimidito critici accademici, hanno redatto false riviste mediche e hanno manipolato linee guide e terapeutiche. Senza l’aiuto dei medici si sarebbe potuto raggiungere solo una minima parte di tutto questo.
Fonti:
http://cp.neurology.org/content/4/2/164.extract
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=7kw8iGCMn8c#t=1458