In Ue quota ferma a +26%
Francesco Maggi – 4 novembre 2014 – PharmaKronos
“Oggi i cittadini sono sempre più informati sulle questioni di salute – aggiunge Scaccabarozzi – ma è importante anche che lo siano sui rischi che possono incorrere nel non vaccinarsi e come invece l’immunizzazione sia una delle prime scelte della prevenzione.
Collaboriamo – sottolinea – per questo con il sito ‘VaccinarSi” dove si possono trovare tutte le informazioni sul tema e l’aiuto degli esperti della Siti. Ogni anno in Italia si spendono 5 euro pro capite per i vaccini – ricorda il presidente di Farmindustria – ma sono 24 quelli che risparmia il Ssn per ogni euro speso per l’immunizzazione”.
Vaccini, Lorenzin: scetticismo abbassa livello di guardia ed espone a rischi inaccettabili
Martedì, 04 Novembre 2014 – Doctor33
Un altro aspetto sul quale il ministro Lorenzin ha posto l’accento è la preoccupante e costante diminuzione, ormai dal 2001, delle vaccinazioni antinfluenzali per gli anziani. La copertura vaccinale, ha aggiunto il ministro Lorenzin, è dunque un problema che va affrontato con diverse azioni a partire dalla gratuità delle vaccinazioni per le categorie più vulnerabili, oltre a quelle inserite nel calendario vaccinale, e dalla realizzazione di eventi informativi, come le giornate dell’immunizzazione. Le nuove frontiere della ricerca e della medicina, ha ricordato il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Luke Pani, stanno aprendo la strada a vaccini che cureranno non più solo le malattie infettive, ma molte altre patologie come i tumori (con la immuno-onocologia), la dipendenza da sostanze e l’alzheimer. “I vaccini – ha spiegato – coprono ormai malattie molto diverse tra loro e tutte le età della vita. La bio-informatica, la tecnologia in materia di vaccini sta cambiando profondamente e lo studio del genoma umano e del funzionamento del nostro sistema immunitario aprirà la strada a terapie innovative”.
Aifa, primi vaccini contro cancro in prossimi 3 anni
Fra 10 anni vaccinazioni contro Alzheimer e abuso sostanze
”Oltre alle vaccinazioni ‘classiche’ contro le malattie infettive, rispetto alle quali non va assolutamente abbassato il livello di attenzione – ha detto Pani – ci sono oggi delle grandi evoluzioni: i vaccini per l’immunoterapia del cancro, che dovrebbero arrivare nei prossimi tre anni, ed i vaccini contro l’Alzheimer e contro le sostanze di abuso come la cocaina, che dovrebbero invece essere pronti in 5-10 anni”. Dunque, ha sottolineano Pani, ”ci saranno vaccini per tutte le età della vita”.
Inoltre, ”la tecnologia sta progredendo, e siamo giunti alla conoscenza del genoma informatizzata”. Ciò permette di scoprire ”meccanismi vaccinali – ha commentato – che rappresentano un’arma fondamentale contro i virus, ma permette anche di conoscere gli attacchi che il sistema immunitario rivolge a se stesso, che sono alla base di molte malattie”. Allo studio, ha rilevato il presidente dell’Aifa Sergio Pecorelli, ”sono dunque vaccini terapeutici e preventivi. In molti casi saranno vaccini ‘su misura’, tagliati cioè a seconda dei singoli pazienti. Ciò – ha concluso – porrà ovviamente anche un problema di costi, che andrà affrontato”. La questione dei costi è stata sottolineata anche dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha sottolineato come si stia lavorando ad una ”strategia a livello Ue per sostenere i costi dei nuovi vaccini”, puntando ad esempio sulla valutazione di meccanismi come quello dell’individuazione di prezzi sovranazionali.