(AGENPARL) – Roma, 10 nov – Domani, venerdì 11 novembre, è sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti di “Sanofi Aventis”, il gruppo francese che in Italia è la prima realtà industriale farmaceutica con oltre 3000 dipendenti nei sei stabilimenti produttivi ubicati nelle province di Varese, Cuneo, Padova, L’Aquila, Frosinone e BrIndisi. L’iniziativa di lotta è stata decisa dai sindacati confederali del settore Filctem-Cgil, Femca- Cisl, Uilcem-Uil all’indomani dell’incontro (7 novembre) con l’azienda che ha presentato un piano di riorganizzazione “lacrime e sangue”, che comporterebbe – – fanno sapere i sindacati -– un taglio drastico degli investimenti e dell’occupazione (500 gli esuberi), oltre alla chiusura del centro di ricerche di Milano.
“Un piano inaccettabile – commenta Marco Falcinelli, della segreteria nazionale Filctem- Cgil – sia per le gravi conseguenze occupazionali e sia per le scelte strategiche , più improntate ad interessi finanziari a beneficio degli azionisti che a proseguire nell’impegno industriale e scientifico in Italia”. I sindacati hanno immediatamente chiesto un incontro urgente al ministero dello Sviluppo Economico e informato Farmindustria (l’associazione del settore, n.d.r.) affinchè faccia sentire la sua voce nella difesa degli interessi industriali e occupazionali del settore. Otto ore di sciopero – informano i sindacati – sono previste per il 2 dicembre anche per l’area Farma-Isf, la sede di Milano, ricerca e sviluppo.
Crisi alla Sanofi e Novartis. Dramma per 140 lavoratori
Sanofi: Sotto accusa il piano di ristrutturazione aziendale che colpirà soprattutto l’area della ricerca e dell’informazione scientifica. Novartis: accordo raggiunto per i contratti di solidarietà e una diminuzione dell’orario di lavoro degli informatori scientifici.
ORIGGIO 500 posti di lavoro a rischio tra i centri di ricerca di Milano, l’Aquila e la sede di Origgio in provincia di Varese: i lavoratori dei siti italiani di Sanofi Aventis, multinazionale del settore farmaceutico hanno deciso di indire uno sciopero di 8 ore per la giornata di domani, venerdì 11 novembre. Sotto accusa il piano di ristrutturazione aziendale che colpirà soprattutto l’area della ricerca e dell’informazione scientifica, con una riduzione dell’organico di circa il 10 percento, e la decisione di spostare la produzione del famoso farmaco “Maalox” in abruzzo, con conseguente spostamento di 140 origgesi ne