Health, Farmatruffa Corte conti Puglia asks for millionaire damages

 BARI – La Corte dei conti della Puglia cita in giudizio gli imputati del processo penale sulla presunta truffa da 20 milioni di euro al Servizio sanitario nazionale, la cosiddetta ‘Farmatruffà. La citazione tende a recuperare somme per milioni di euro relative al presunto danno erariale causato alle casse pubbliche.


Nel febbraio 2013 la Corte d’appello di Bari ha dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione dei reati contestati nei confronti di 77 imputati. Alcuni di loro hanno impugnato la sentenza facendo ricorso in Cassazione per ottenere l’assoluzione nel merito e quei procedimenti sono ancora pendenti. Nei confronti di coloro, la maggior parte degli imputati, che invece non hanno impugnato la sentenza di prescrizione, la Corte dei Conti ha avviato il procedimento contabile.

The first summonses were served in recent days. A Bari pharmacist was sued for 60 thousand euros but the total damages that will be requested by the accounting judiciary against dozens of professionals would be several million euros.

In the first instance, on 14 October 2010, the judges had imposed 78 sentences ranging from 7 years to 6 months of imprisonment and the payment of compensation for damages to the plaintiffs, including the Puglia Region, the Order of Doctors and Pharmacists, the local health authorities of Bari, Lecce and Brindisi.

According to the indictment, area managers and scientific informants of pharmaceutical companies, general practitioners and pharmacists, through false prescriptions, would have pocketed the reimbursement money for drugs costing up to 400 euros per pack which would then end up in the trash. The only entity to have obtained an immediately enforceable provisional for an amount exceeding 600 thousand euros was the Puglia Region which, in the context of the proceeding on the legal liability of pharmaceutical companies, had also obtained compensation equal to 3.2 million euro (purchased to the regional budget).

Con la sentenza di secondo grado che dichiarava le prescrizioni revocando tutte le provvisionali concesse dai giudici del primo grado, l’Avvocatura regionale e l’Area Politiche per la Salute stanno ora verificando la possibilità di intraprendere eventuali nuove azioni di risarcimento, non prima – fanno sapere fonti regionali – di aver consultando la Procura Regionale della Corte dei Conti “che, per quanto consta, ha già avviato e sta avviando autonome azioni di danni, per evitare duplicazioni di richieste risarcitorie”.

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